Vi faccio un esempio: recentemente ho corso a Vallelunga con la Porsche 911 GT3 Cup, e giusto qualche mese fa ho avuto per le mani per qualche tempo la versione stradale, che non è proprio un cancello. Ma la differenza tra le due è enorme. Già la gomme slick proiettano la guida su un altro piano: c’è tanto grip in più, molta più trazione, ma una volta che si supera il limite la perdita d’aderenza è fulminea. Per dire, con la versione stradale si possono fare dei bei traversi, lunghi e con le ruote fumanti; con la Cup è impossibile: al limite si posso fare delle piccole sbandate, veloci e poco rassicuranti.
Ma con le slick le curve si possono affrontare a velocità supersonica. Si può accelerare in anticipo, senza ritegno, e si può frenare tardi, senza paura.
E poi c’è il cambio sequenziale da corsa, lo strumento più maschio che ci sia. Avete mai provato il cambio della Lamborghini Aventadors S? Oppure il vecchio SMG sequenziale della BMW M3.
Quello da corsa è almeno 3 volte più rapido e 10 più brusco. Riesci a sentire i denti degli ingranaggi che si incastrano, il sibilo dell’albero di trasmissione, del volano.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.