GAZ-69 (1953): la 4×4 dell’Armata Rossa
La GAZ-69 – fuoristrada dell’Armata Rossa nata nel 1953 e prodotta fino all’inizio degli anni ’70 (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi parecchio) – è una delle auto sovietiche più affidabili di sempre. Un “mulo” indistruttibile in grado di andare ovunque che si trova abbastanza facilmente (ma non in Italia) a meno di 5.000 euro.
GAZ-69: le caratteristiche principali
Il progetto della GAZ-69 prende vita poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando i tecnici della GAZ (Casa automobilistica sovietica che diventerà famosa per l’ammiraglia Volga) decidono di rimpiazzare la GAZ-67B con un mezzo meno assetato di carburante e ancora più performante in fuoristrada.
La nuova 4×4 – lunga 3,85 metri – vede la luce nel 1953. Due le varianti: la GAZ-69 a due porte e 8 posti (due anteriori più due panchette da 4 posizionate ai lati) e la GAZ-69A con quattro porte e 5 posti. Nel 1956 la produzione viene spostata alla UAZ per mancanza di spazio nello stabilimento originario e prosegue fino al 1972 (anno di debutto della UAZ 469): oltre 600.000 gli esemplari costruiti in vent’anni.
GAZ-69 (1953): la tecnica
La GAZ-69 del 1953 – in grado di raggiungere una velocità massima di 90 km/h – monta un motore 2.1 a valvole laterali da 56 CV e un cambio manuale a tre marce presi in prestito dall’ammiraglia Pobeda.
Il propulsore viene rimpiazzato da un più prestante 2.4 da 65 CV (che permette alla fuoristrada esteuropea di arrivare a 100 km/h), utilizzato soprattutto sui modelli destinati all’esportazione e montato dalla GAZ-69M e dalla GAZ-69AM.
GAZ-69 (1953): le quotazioni
È praticamente impossibile trovare in Italia esemplari ben tenuti della GAZ-69: più semplice rivolgersi in Germania o nell’Est Europa, dove bastano meno di 5.000 euro per entrare in possesso di una due porte. Le più moderne varianti “M” – quelle con il 2.4 – sono più care ma sono anche quelle più interessanti dal punto di vista storico.
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