MXGP Pro è il miglior gioco di motocross di sempre? La risposta breve è sì, ma vale la pena spendere qualche parola in più.
Prime impressioni
Il mio rapporto con MXGP Pro non è iniziato nel migliore dei modi. Una levataccia la mattina seguente e i 14 giga di installazione da scaricare mi hanno confinato a un primo incontro di mezz’ora e non è andata benissimo.
Premessa. Da quando è uscito Monster Energy Supercross, io ci gioco online almeno due volte alla settimana perché, a distanza di mesi, mi diverto ancora un sacco. Ho dunque affrontato MXGP Pro con la sicumera di uno che in Multiplayer vince parecchie gare, che sa mettere la moto dove vuole e taglia le curve inchiodando il freno posteriore per sorpassare.
E questo è stato il mio primo errore. Di colpo ho realizzato che in MXGP Pro facevo abbastanza schifo e non è mai una sensazione piacevole. I freni rispondevano in maniera diversa, non potevo spalancare l’acceleratore in stile Ryan Villopoto perché mi ritrovavo subito per terra e gli avversari sembravano tutti imprendibili. Qualunque cosa facessi, perdevo terreno. Anche nelle piste che conoscevo bene grazia a MXGP 3, viaggiare in undicesima posizione era già un gran risultato. Insomma, ero lento in maniera vergognosa.
Me ne sono dunque andato a dormire pieno di frustrazione e con la tentazione di non giocarci mai più e tornare al mio amato Supercross. Ma avrei fatto male. Quello che mi ha salvato è che dovevo scrivere questa recensione e per esperienza so che non puoi mai giudicare un gioco prima di averci passato almeno una decina di ore.
Secondo giorno: inizia il divertimento
Il giorno dopo avevo più tempo e mi sono messo davanti alla mia Xbox One e tutto è cambiato. Ho iniziato a modificare le impostazioni, passando da Pro Physics a Semi-Pro e tutto ha cominciato a girare per il meglio. Da undicesimo con fatica il giorno precedente ora combattevo per il podio e la vittoria. Ma soprattutto, iniziavo a divertirmi.
Cadevo spesso, ma cominciavo a capire come modulare il gas, come trovare il punto di equilibrio perfetto per un’uscita di curva in derapata di potenza. Un po’ come quando impari a fare i drift con le auto. All’inizio acceleri troppo e ti ritrovi di colpo in testa coda e ti sembra che non ce la farai mai, ma poi trovi quel punto magico in cui la scivolata è perfetta e continua.
Fatica fisica e mentale
Quello che mi ha impressionato maggiormente è la fatica fisica e mentale che richiede MXGP Pro. Al termine di una gara, anche in modalità breve, ti senti spossato. E questo perché la concentrazione è sempre al massimo, proprio come se stessi gareggiando sul serio. Grazie al lavoro svolto con i piloti del campionato FIM, Milestone è riuscita a riprodurre fedelmente le sensazioni che si hanno a bordo di una moto da cross. Devi saper pennellare il gas e modulare le frenate, altrimenti finisci per terra.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.