Retro racing games – Out Run, un classico da rivivere

Outrun retro gameOutrun retro game

Outrun retro game 2Outrun retro game 2

Outrun retro game 3Outrun retro game 3

Outrun retro game 4Outrun retro game 4

 

Belli gli Anni Ottanta, quando bastavano poche lire e un videogioco da bar (con schermo a tubo catodico integrato) per godersi le corse automobilistiche. Parlare di grafica e fluidità oggi può far sorridere, se ci si riferisce ai giochi di quegli anni, ma Out Run colpì proprio per questi motivi.
Il gioco, rilasciato da SEGA nel 1986, è diventato un cult dei giochi di guida, un’icona degli anni ’80.

Outrun retro game 4Outrun retro game 4

VENTO TRA I CAPELLI

La protagonista è una Ferrari Testarossa Spider (nella realtà esiste un unico esemplare), e lo scopo è tagliare il traguardo prima dello scadere del tempo. A fianco del pilota siede una bionda, tanto per rendere il gioco ancora più glam e spavaldamente eighties; si corre su strade pubbliche trafficate, e bisogna schivare camion e auto, tra curve, sali scendi e ostacoli vari. Si possono anche fare incidenti e testacoda (i passeggeri vengono addirittura scaraventati fuori) senza perdere troppo tempo: l’importante è tagliare il traguardo.
Il gioco presenta 15 livelli, anche se a seconda delle scelte che si compiono si può terminare il gioco con percorsi differenti.

Outrun retro game 4Outrun retro game 4

cabinato ourìtruncabinato ourìtrun

PIONIERE DEL FORCE FEEDBACK

Il cabinato di gioco che si trovava nei bar integrava anche un volante in grado di vibrare in caso di incidente o quando si finiva fuori strada. Quasi all’avanguardia, oserei dire.
Out Run successivamente venne anche convertito per le console dell’epoca come il Commodore 64, il Sega Master System e il Sega Mega Drive, il Game Gear, il Sega Saturn e gli Atari Amiga ST.

Un gioco che vale la pena recuperare, giocare o, nel caso foste vecchi abbastanza: rigiocare.

cabinato ourìtruncabinato ourìtrun


L’articolo Retro racing games – Out Run, un classico da rivivere proviene da Panoramauto.

Fonte:

Lascia un commento