Quando la Toyota corse in F1
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IMOLA GP FORMULA 1 2002 – TOYOTA: ALLAN MC NISH
GIORGIO BENVENUTI/ANSA
La storia della Toyota in F1 è breve e povera di soddisfazioni: pur avendo a disposizione uno dei budget più alti del Mondiale la scuderia giapponese in 8 anni non è mai stata capace di salire sul gradino più alto del podio.
Scopriamo insieme la storia della Toyota in F1: otto stagioni (dal 2002 al 2009) e tante delusioni.
La storia della Toyota in F1
La storia della Toyota in F1 inizia alla fine del XX secolo quando la Casa giapponese – reduce da due 24 Ore di Le Mans perse nel 1998 e nel 1999 – annuncia la propria intenzione di entrare nel Circus.
Il team nipponico esordisce nel Mondiale F1 2002 con un budget faraonico (il secondo più grande dopo quello Ferrari) e con una coppia di piloti formata dal finlandese Mika Salo e dal debuttante britannico Allan McNish (vincitore a Le Mans quattro anni prima).
La prima monoposto Toyota di sempre – la TF102 – inizia bene la stagione andando a punti al debutto in Australia grazie al sesto posto di Salo ma riesce a ripetere questo piazzamento (sempre grazie al pilota scandinavo) solo in un’altra occasione (in Brasile).
Cambiano i piloti, ma…
Nel 2003 la Toyota sostituisce entrambi i piloti (pensando erroneamente che il problema degli scarsi risultati dipenda dai driver): arrivano il francese Olivier Panis (miglior piazzamento 5° in Germania) e un altro “rookie” (il brasiliano Cristiano da Matta) ma la situazione non cambia.
L’anno seguente la scuderia del Sol Levante continua a deludere: Panis termina in quinta posizione negli USA, in Ungheria da Matta viene rimpiazzato dal connazionale Ricardo Zonta mentre in Giappone è il nostro Jarno Trulli a prendere il posto di Panis.
La migliore stagione
Il 2005 è il migliore anno di sempre per la Toyota in F1: il tedesco Ralf Schumacher sostituisce Zonta, Trulli regala al team asiatico il primo podio di sempre (2° in Malesia) e arrivano altri quattro piazzamenti in “top 3” (Trulli secondo in Bahrein e terzo in Spagna e Schumacher terzo in Ungheria e in Cina) che portano la Toyota al quarto posto nel Mondiale.
Arrivano i V8
Il Mondiale F1 2006 vede diverse novità in casa Toyota: il passaggio dai motori V10 ai V8 e gli pneumatici Bridgestone al posto delle gomme Michelin. Schumacher riesce a regalare l’unico podio stagionale al team (3° in Australia) mentre nel 2007 la scuderia giapponese è a secco di risultati rilevanti.
Gli ultimi anni
Nel 2008 il tedesco Timo Glock prende il posto di Ralf Schumacher e la situazione migliora grazie a due podi: Trulli terzo in Francia e Glock secondo in Ungheria.
Il Mondiale F1 2009 inizia alla grandissima con tre terzi posti nelle prime quattro gare (Trulli in Australia e in Bahrein e Glock in Malesia), poi il crollo. La Toyota si riprende nella seconda metà della stagione grazie a due secondi posti (Glock a Singapore e Trulli in Giappone) ma negli ultimi due GP il driver tedesco – a causa di un incidente durante le qualifiche a Suzuka – deve cedere il sedile al driver giapponese Kamui Kobayashi.
Al termine del campionato 2009 Toyota annuncia a sorpresa il ritiro dal Mondiale F1: una scelta dovuta alla crisi economica globale e alla necessità di far quadrare i conti aziendali.
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