Mahindra KUV100: la risposta indiana alla Suzuki Ignis
Comfort
I tre cilindri si fanno sentire nell’abitacolo. |
Costi
Prezzo basso (12.700 euro per la più ricca versione K8), consumi dichiarati altissimi (16,1 km/l: come una Seat Ateca 1.4 EcoTSI DSG a trazione integrale da 150 CV…). |
Piacere di guida
Preferisce le andature rilassate: motore povero di cavalli e di coppia (ma elastico) e comportamento stradale poco agile nelle curve. |
Ambiente
La Mahindra KUV100 emette 146 g/km di CO2: quanto una Skoda Octavia RS da 245 CV… |
La Mahindra KUV100 è – insieme alla Suzuki Ignis – l’unica SUV a cinque porte in commercio da noi lunga meno di quattro metri.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare (per soli 8 minuti e oltretutto in pista, il terreno meno adatto per valutare una vettura di questo tipo) la versione più ricca – chiamata K8 – della crossover “low-cost” indiana a trazione anteriore. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Cinque posti in 3,70 metri
Gli ingegneri Mahindra sono riusciti a ricavare all’interno della KUV100 (lunga solo 3,70 metri) un abitacolo spazioso (tanti i centimetri a disposizione delle spalle e della testa dei passeggeri posteriori, meno quelli per le gambe), ricco di vani portaoggetti e oltretutto omologato cinque posti. Non altrettanto convincente il bagagliaio: il vano ha una forma regolare ed è abbastanza capiente (243 litri che diventano 473 quando si abbattono i sedili posteriori) ma è penalizzato da una soglia di carico altissima.
Deludenti le finiture: materiali di bassa qualità, assemblaggi imprecisi e alcune soluzioni decisamente datate come lo scomodo freno a mano a maniglia posizionato sotto la consolle centrale e il display da soli 3,5” dell’infotainment con una grafica proveniente dal secolo scorso.
Il design degli interni è gradevole mentre quello della carrozzeria è rivedibile: se è vero che il frontale è aggressivo al punto giusto è altrettanto vero che nella vista di profilo sembra una microcar (le auto per i quattordicenni, per intenderci) cresciutella.
Chi va piano…
La Mahindra KUV100 non è un’auto fatta per andare forte: il motore 1.2 tre cilindri a benzina è povero di cavalli (83) e di coppia (115 Nm) ma può vantare un’ottima spinta ai bassi regimi. Il baricentro alto unito alla scarsa agilità nei cambi di direzione non sono il massimo, poi, per chi cerca il piacere di guida.
Una piccola SUV più elastica che grintosa, insomma, contraddistinta da uno sterzo dall’impostazione turistica, da un pedale della frizione leggerissimo e da una leva del cambio maneggevole e molto rialzata (soluzione adottata per ricavare più spazio nell’abitacolo).
In occasione del nostro primo contatto è stato impossibile valutare il comfort offerto dalle sospensioni (abbiamo guidato la Mahindra KUV100 su una pista completamente liscia per soli 8 minuti) mentre per quanto riguarda quello acustico va detto che in fase di accelerazione i tre cilindri del propulsore indiano si fanno sentire parecchio.
Low-cost, pure troppo
La Mahindra KUV100 K8 protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo molto basso (12.700 euro) unito ad una dotazione di serie che comprende 4 alzacristalli elettrici, apertura portiere senza chiave, aria condizionata, cerchi in lega da 15”, fendinebbia, radio Bluetooth USB, retrovisori regolabili elettricamente, sedile del guidatore regolabile in altezza, sistema di accensione a pulsante, sensori di parcheggio posteriori e vernice metallizzata o perlata.
Gli automobilisti italiani hanno imparato ad apprezzare le auto “dignitosamente low-cost” come le Dacia ma la Mahindra deve ancora fare molta strada per avvicinarsi a quei livelli. Basterebbe ad esempio offrire sulla versione base un accessorio essenziale come il tergilunotto o garantire per tutta la gamma una dotazione di sicurezza più completa (due airbag, assistente alla discesa e alle partenze in salita, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione e nient’altro).
Il prezzo basso è una buona cosa, così come la garanzia di tre anni o 100.000 km, ma serve a poco risparmiare sul prezzo di listino quando poi ci si ritrova sotto il cofano un motore che dichiara consumi identici a quelli di una Seat Ateca 1.4 EcoTSI DSG a trazione integrale da 150 CV (16,1 km/l). Avremmo voluto poterli verificare in occasione del test ma 8 minuti non bastano, specialmente se si considera che il computer di bordo può rilevare solo l’autonomia residua.
Motore | benzina |
N. cilindri/cilindrata | 3/1.198 cc |
Potenza | 61 kW (83 CV) a 5.500 giri |
Coppia | 115 Nm a 3.500 giri |
Trazione | anteriore |
Velocità max | 148 km/h |
Acc. 0-100 km/h | n.d. |
Consumo urb./extra/medio | 13,3/18,5/16,1 km/l |
Dimensioni | 3,70/1,73/1,66 metri |
Passo | 2,39 metri |
12.700 euro |
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