Kia pro_cee’d GT: trucco pesante anima innocente
La Kia è cresciuta, ha imparato ad attirare gli sguardi con il design, ma non si accontenta.La Pro Cee’d GT Vuole provocare, sedurre: per farlo, esplora nuovi territori, fatti di batterie di luci a led incastonate molto in basso nel paraurti anteriore, cerchi in lega bruniti da 18”, lamiere a dir poco attillate e minigonne. Ma non è tutto, perché sotto il cofano si nasconde un 1.6 turbo a benzina spremuto ben oltre i 100 CV/litro, per un totale di 204 CV: 230 km/h la velocità massima, 7,7 i secondi per scattare da 0 a 100.Una rivale per la Golf GTI?La Golf GTI ha una nuova rivale? Non ancora. I primi ad ammetterlo sono gli ingegneri Kia, che rivendicano la sigla GT come acronimo di granturismo: dinamismo sì, eccessi no. Ed è vero. La pro_cee’d GT è in piena “fase adolescenziale”: ha capito il proprio potenziale, ma non ha ancora la personalità sufficientemente forte per tirarlo fuori tutto. Il motore, per esempio, ricco di Nm e CV a qualsiasi regime, non ha quel pizzico di cattiveria che ci si aspetterebbe.Spinge sempre, ma senza una scarica di adrenalina per chi guida. A ciò si aggiunge un’estrema timidezza nella voce: la GT è silenziosa come una cee’d qualsiasi.Allo stesso modo, l’assetto è sì rigido, ma non fino al punto da trasformare la cee’d, auto precisa di partenza, in una professionista delle curve. Quando la strada si fa tortuosa, la GT segue fedelmente la traiettoria, offre una tenuta di strada più che buona, ma è un filo cedevole di sospensioni. Lo sterzo, inoltre, non convince né per prontezza, né per capacità di trasmettere sensazioni al guidatore: è abbastanza rapido e preciso, ma come il propulsore e il telaio sembra in un certo senso incompiuto.Detto questo, il colpo di coda la pro_cee’d lo tira fuori, letteralmente, quando si rilascia il gas in curva.Un comportamento amato dagli appassionati della guidaNulla di pericoloso, sia chiaro: il retrotreno allarga la linea impostata in modo molto progressivo, facilmente controllabile e con l’ESP sempre pronto a metterci una pezza. Si tratta dunque di un ottimo aiuto per chiudere la traiettoria, senza che la sicurezza sia mai messa in discussione.Mai in dubbio è anche il comfort: se la taratura del telaio e il sound molto sommesso potrebbero deludere chi è alla ricerca di emozioni, di sicuro permettono di scendere dall’auto con la schiena e le orecchie riposate anche dopo parecchi chilometri. A proposito di schiena, è richiesta parecchia agilità per prendere posto dietro, visto che la carrozzeria bassa costringe a qualche contorsione per accomodarsi. Va detto, però, che una volta raggiunto il divanetto, in due si sta più che dignitosamente.Per il resto, valgono i discorsi fatti per le cee’d 5 porte e per la versione formato wagon: i materiali sono di qualità più che buona, l’assemblaggio è accurato e la console rivolta verso il guidatore coniuga sportività ed ergonomia. Specifici di questa versione sono i mai eccessivi tocchi racing: pedaliera traforata, pomello del cambio in alluminio e logo GT sul volante. Non manca la strumentazione con doppia grafica.La prima ha il classico tachimetro con lancetta (digitale) in grande. L’altra, denominata GT, è caratterizzata da due barre laterali: a sinistra viene indicata la coppia erogata, a destra la pressione del turbo.
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