PER LA STRADA, O QUASI
Un prototipo vive tra i cordoli, ma la Radical RXC è davvero utilizzabile per strada, se siete pronti a scendere a qualche (forse più di qualche) compromesso. Partiamo dal presupposto che calarsi nell’abitacolo, passando attraverso le portiere ad ali di gabbiano, non è impresa facile, e che l’auto è così bassa da decapitare ogni insetto sfortunato che si trova sulla sua strada. Ma, detto questo, il V6 è pastoso e civile e l’auto è estremamente docile e intuitiva. Non è certo a suo agio in città, ma sui passi di montagna (magari scegliete un periodo caldo) risulta semplicemente fantastica. È velocissima ma mai spaventosa o intimidatoria: è un’auto che si sente con i fianchi, e spesso vi racconta che vi trovate molto sotto il limite e che potrebbe sopportare molta più potenza. Le Dunlop semi-racing quando entrano in temperatura diventano come unghie di un gatto conficcate nel divano. Sul misto veloce, dove l’aerodinamica comincia fare la sua magia, è semplicemente micidiale.
Lo sterzo è così collegato e preciso che vi sembra di avere le mani sulle ruote; vi incoraggia ad una guida ferma, pulita.
KILLER TRA I CORDOLI
In pista è difficile che qualcuno riesca a starvi dietro. Frena così tardi, accelera così velocemente e rimane così incollata e stabile nei curvoni veloci da farvi sembrare che il mondo vada al rallentatore. E che la Radical RXC con motore V6 3,7 è la versione più tranquilla, volendo c’è anche la versione turbo da 530 CV, ancora meno gentile con i vostri organi.
Il prezzo? Circa 130.000 euro.
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