Ferrari 126 C2, l’ultima 27 di Villeneuve
La Ferrari 126 C2 è una delle monoposto di F1 più importanti della Casa di Maranello: questa vettura ha permesso al Cavallino di vincere il Mondiale F1 1982 ma ha anche messo fine alla vita di Gilles Villeneuve e alla carriera di Didier Pironi. Scopriamo insieme la storia della Rossa più sfortunata di sempre…
Ferrari 126 C2: la storia
La Ferrari 126 C2 – creata per partecipare al Mondiale F1 1982 – non è altro che un’evoluzione della 126 CK1 del 1981 (vettura progettata da Mauro Forghieri) realizzata dall’ingegnere modenese in collaborazione con il britannico Harvey Postlethwaite.
La prima monoposto di sempre “made in Maranello” con monoscocca in alluminio (nonché l’ultima a effetto suolo) offre una migliore aerodinamica rispetto alla vettura scesa in pista la stagione precedente e può vantare una migliore tenuta di strada. Il motore? Un 1.5 V6 turbo da 580 CV.
La Ferrari 126 C2 prende il via del Mondiale F1 1982 con pneumatici rinnovati (Goodyear anziché Michelin) e con una coppia di piloti invariata composta dal canadese Gilles Villeneuve e dal francese Didier Pironi.
La monoposto di Maranello debutta in Sudafrica il 23 gennaio 1982 e ottiene il primo punto in Brasile grazie alla sesta piazza di Pironi ma le prime gare non sono particolarmente convincenti.
Imola, Pironi e Villeneuve
Il 25 aprile 1982 sul circuito di Imola – in occasione del GP di San Marino – Villeneuve si trova in testa seguito dal compagno di squadra. Dai box i meccanici Ferrari espongono un cartello che invita a mantenere le posizioni ma Pironi disobbedisce agli ordini di scuderia e taglia il traguardo per primo davanti a Gilles.
Zolder: la morte di Villeneuve
Alla vigilia del GP del Belgio sul circuito di Zolder la situazione tra Villeneuve e Pironi è tesissima. Gilles vuole dimostrare di essere il più forte ma a pochi minuti dalla fine delle qualifiche ha un tempo più alto di quello del compagno.
Nel tentativo di guadagnare qualche centesimo Gilles Villeneuve va a schiantarsi contro la March del tedesco Jochen Mass (che si è spostato per farlo passare) e perde la vita poche ore dopo a Lovanio (Belgio). È l’8 maggio 1982.
La cavalcata di Pironi
Pironi corre due GP (Monte Carlo e USA Est) come unico pilota della Ferrari 126 C2 e porta a casa un secondo e un terzo posto. Il pilota francese ottiene l’ultima vittoria in carriera nel GP d’Olanda, quando viene affiancato da un nuovo compagno: il connazionale Patrick Tambay.
Grazie al secondo posto nel GP di Gran Bretagna (corredato dalla terza piazza di Tambay) Pironi conquista la vetta del Mondiale F1 1982 e la consolida in Francia con un terzo posto in quella che sarà l’ultima corsa della sua vita.
Germania, l’incidente di Pironi
Il GP di Germania sul circuito di Hockenheim regala dolori e gioie al Cavallino: durante le prove del sabato Pironi è vittima di un pauroso incidente che mette fine alla sua carriera mentre il giorno dopo Tambay ottiene la prima vittoria in F1 e porta la Ferrari al primo posto nel campionato Costruttori.
Bersagliati dalla sfortuna
La sfortuna continua però a perseguitare i piloti della Ferrari 126 C2: Tambay salta il GP di Svizzera dopo una seduta di fisioterapia nella quale riporta una lesione ad un nervo della spalla.
Patrick torna nel GP d’Italia affiancato da Mario Andretti: il driver statunitense – chiamato a rimpiazzare Pironi – ottiene a Monza l’ultima pole in carriera e l’ultimo podio (3°) mentre Tambay conquista un importantissimo secondo posto.
La Ferrari 126 C2 si aggiudica il Mondiale F1 1982 Costruttori all’ultima gara nonostante l’assenza di Tambay (per il riacutizzarsi del problema alla spalla) e il ritiro di Andretti.
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