PIACERE DI GUIDA PRIMA DI TUTTO
Non è un’auto comoda da usare tutti i giorni, nemmeno per scherzo. I sedili sono imbottiti quanto basta per non causarvi formicolio alle gambe dopo 20 minuti e ogni suono meccanico (e non) passa attraverso la scocca per finire dritto nelle vostre orecchie. L’unica nota positiva è un bagagliaio dignitoso (206 litri) in grado di ospitare due borse per un weekend.
Per chi ama la guida, quella vera, questi sono solo pregi. Il contatto con la strada è intimo, immediato: ogni dettaglio dell’asfalto risale dal fondoschiena e dai polpastrelli, come succede con i go-kart. Lo sterzo è connesso, vivo e preciso: bastano pochi gradi per puntare l’auto dove si desidera e bisogna anche sapere quello che si fa, quando si va forte. Non è un’auto dalle prestazioni scioccanti – anche se 0-100 km/h in 5,9 e 217 km/h di velocità massima sono dati rispettabili -, ma offre un’esperienza davvero immersiva. Motore centrale e trazione posteriore sono una combinazione vincente, ma allo stesso tempo ci vuole consapevolezza per andare forte. L’equilibrio quasi perfetto (49-51 è la distribuzione dei pesi) si rompe facilmente se siete bruschi con il volante o irruenti con l’acceleratore, ma una volta che trovate il ritmo giusto danzare con lei diventa assolutamente eccitante.
SPENDO POCO MI DIVERTO TANTO
Sul mercato dell’usato la Opel Speester spazia dai 16.000 ai 20.000 euro a seconda dell’anno e del chilometraggio. Molti esemplari hanno fatto parecchia pista, quindi meglio controllare freni e sospensioni; per il resto la tedesca è un’auto molto affidabile, fatta eccezione per qualche noia elettronica (le spie luminose sul cruscotto amano il Natale tutto l’anno).
La poca potenza non incide nemmeno troppo sul bollo, e i consumi, grazie al peso contenuto, sono più che accettabili. Insomma, la Opel Speedster è una sportiva dura e pura, ha dei costi di utilizzo bassi e si trova a prezzi davvero interessanti.
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