Kia Niro e Optima Sportswagon PHEV: ibrido plug-in alla coreana
Comfort
Assetto morbido il giusto, ottima silenziosità in marcia. |
Costi
Le ibride, con tutta la tecnologia che si portano dietro, sono inevitabilmente costose. |
Piacere di guida
Quando serve l’accelerata, il motore elettrico vi darà sempre la spinta giusta in più. |
Ambiente
A batterie cariche ci si muove con serenità di autonomia e senza emissioni inquinanti. |
L’ibrido sta vivendo una bella stagione. I numeri in assoluto non sono ancora così importanti, ma lo è il trend di crescita. Nei Paesi dove c’è una tassazione agevolata, come la Norvegia, quest’anno i veicoli eco-compatibili sono cresciuti a 57.580 unità, con una quota di mercato del 48,6%.
In Italia, che non siamo proprio tra i più avanti, la quota di mercato delle vetture green è del 3,2%, ma cinque anni fa era lo 0,5%. Da noi, anche e forse soprattutto per motivi economici di bassi consumi, la quota del diesel è la più alta d’Europa, il 56,7%. Concentrata ormai però quasi esclusivamente sulle motorizzazioni sopra i 1.500 cc, essendo i piccoli turbodiesel destinati all’estinzione per non essere più in grado di superare in modo industrialmente accettabile, le nuove normative Euro 6.
L’ibrido plug-in consuma poco e ci abitua alle funzionalità di un’auto elettrica, senza averne i limiti di autonomia. Toyota a parte, che festeggia quest’anno i vent’anni della prima Prius ibrida, tra i più convinti sostenitori della nuova tecnologia sono i coreani del gruppo Hyundai–Kia. Quest’ultima lancia ora due nuovi modelli ibridi e per di più plug-in (batterie agli ioni di litio ricaricabili da una colonnina energetica), la Niro e la Optima SW, entrambe con una sessantina di chilometri di autonomia in pura modalità elettrica.
In che vuol dire, a batterie cariche, potersi muovere con serenità di autonomia e senza emissioni inquinanti, in città e nei centri storici, là dove tutti gli altri mezzi o pagano o proprio non possono entrare. Anche Kia, come altri costruttori e solo alto di gamma, ha l’Energy Saver, un sistema per preservare l’energia in viaggio, senza utilizzarla come booster, cioè come potenza incrementale rispetto al motore termico: per fare un esempio, viaggiando in autostrada a velocità costante, il sistema ibrido non serve, così l’energia elettrica prodotta dal propulsore viene costantemente immagazzinata così da avere le batterie cariche quando si arriva in città, in modo da poter disporre di tutti i 60 km di autonomia in solo elettrico. Terminato il percorso cittadino, l’unità a benzina si riavvia.
La Niro ha un motore a benzina di 1.599 cc che opera in sincronia con un elettrico per un totale di 141 CV (di cui 105 forniti dal termico). Più potente la motorizzazione della Optima, date le maggiori dimensioni, con 205 CV totali. Su entrambe abbiamo un cambio automatico a doppia frizione, considerato unanimemente tra i migliori in commercio.
Se si percorrono 100 km, tenuto conto che i primi 60 non si consuma nulla, la media dichiarata e di 1,31 litri. Questo secondo statistica. Nell’uso pratico, quando l’abbiamo provata, con una trentina di km in città e 70 tra tangenziali e strade provinciali, allla fine il computer di bordo recitava l’ottimo valore di 3,5 litri di benzina.
Su strada le auto si guidano in totale dolcezza, assetto morbido il giusto, gran comfort a bordo, ottima silenziosità in marcia: nulla da eccepire sul benessere di quattro persone. E poi, quando serve l’accelerata, il motore elettrico vi darà sempre la spinta giusta in più.
L’esterno dei nuovi prodotti Kia ha subito da tre anni a questa parte una svolta importante in termini di design: senza essere inutilmente appariscenti, la Niro (soprattutto) e la Optima hanno volumi ben ponderati, proporzioni sensate e linee tese che scolpiscono le superfici. All’interno, poi, lo stile coreano ha fatto passi da gigante: materiali di qualità, quadranti e strumentazione belli, appaganti e immediatamente visibili. Ben posizionato per chi guida l’immancabile schermo touch da 7 pollici, con l’innovativa funzione Hybrid Management System che arriva a tarare la risposta del powertrain a seconda del percorso che stiamo affrontando in modo da (in modalità Eco) farci risparmiare il massimo del carburante.
Il sistema sa, attraverso la mappatura gps, su che tipo di strada stiamo viaggiando e predispone la risposta dei motori: più potenza un momento prima di affrontare un tornante, meno se dietro la curva c’è una discesa. Inoltre vi segnala posizione e distanza delle colonnine di ricarica, in modo da poter gestire meglio l’energia delle batterie. La ricarica totale delle batterie da una presa di corrente normale richiede sette ore di tempo, ma da una colonnina Fast Charge soltanto tre.
Le ibride, con tutta la tecnologia che si portano dietro, sono inevitabilmente un po’ più costose: la Niro parte da 36.700 euro e la Optima SW da 45.700. Tuttavia da qui a fine anno, tra sconto rottamazione e incentivi della Casa, potete abbattere il prezzo della Niro di 3.100 euro e quello della familiare di 6 mila. E questo per conquistare quella fetta di clienti che in politica si chiamerebbe dell’astensione. Oggi infatti, secondo ricerche Kia, su 100 automobilisti il 41% si dice totalmente disinteressato a spendere più denaro per una ibrida (persone in età avanzata e residenti nei piccoli centri, dove il risparmio sull’acquisto è fondamentale); il 29% è entusiasta di poter avere un’auto ecologica e tecnologica al tempo stesso (età tra i 18 e i 34 anni, soprattutto donne che vivono nei grandi centri urbani); infine, il 30% è interessato ma non del tutto convinto (età tra i 35 e 54 anni, centri urbani già di medie dimensioni).
Il potenziale, quindi per l’ibrido c’è. I coreani credono che sia soltanto una questione di tempo e di far ben capire tutti i vantaggi che dà, anche in termini di affidabilità: non a caso Kia, anche su queste macchine complesse, offre la forte garanzia di sette anni.
Infine, una notizia per chi ha ormai maturato una scelta totalmente ecologica: la gamma Kia si allarga con l’arrivo a breve di un nuovo modello totalmente elettrico, la nuova Soul che avrà un’autonomia tra i 250 e i 500 km a seconda delle versioni.
Motore | ibrido plug-in benzina |
N. cilindri/cilindrata | 4/1.580 cc |
Potenza | 105 kW (141 CV) a 5.700 giri |
Coppia | 147 Nm a 4.000 giri |
Trazione | anteriore |
Velocità max | 172 km/h |
Acc. 0-100 km/h | 10,8 s |
Consumo combinato | 76,9 km/l |
Dimensioni | 4,36/1,81/1,55 m |
Passo | 2,70 metri |
36.700 euro |
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