Alfa Romeo, Fiat e Jeep: tutte le novità fino al 2018
Il tanto atteso 6 maggio è arrivato e il primo piano industriale del neonato Gruppo globale Fiat Chrysler Automobiles (settimo gruppo automobilistico al mondo) è stato svelato. L’Amministratore delegato Sergio Marchionne ha aperto i lavori ad Auburn Hills di pirma mattina (12.30 italiane).Per lui, ha detto, si tratta di un momento atteso da tempo, al quale si è arrivati dopo un lungo lavoro di integrazione non solo di due modelli industriali se non di due culture, quella nordamericana e quella italiana. Poi ha lasciato la parola ai responsabili dei singoli brand.Vediamo ciò che vedremo da qui al 2018 per i marchi Alfa Romeo, Fiat e Jeep.Alfa Romeo: si riparte. 5 miliardi di investimenti per il BiscioneIniziamo dal brand sul quale c’erano più attese, e sul quale, di fatto, si punterà di più.Il rilancio della marca è pronto e, come sapevamo, cavalcherà l’onda del successo di mercato delle vetture Premium. Alfa Romeo dovrà diventare uno dei concorrenti principali delle tedesche. Per questo prenderà la strada delo scorporamento, confermata dal "lavoro indipendente" di 200 tecnici, che diventeranno 600 già dal prossimo anno.Tanto per cominciare saranno dedicati alla “rinascita” ben 5 miliardi di investimenti. Entro il 2018 saranno lanciati ben 8 nuovi modelli targati Alfa Romeo, di cui il primo arriverà già il prossimo anno. L’obiettivo ambizioso è raggiungere quota 400.000 auto, da qui a 4 anni.È stato ribadito che le nuove Alfa Romeo saranno dei prodotti integralmente Made in Italy (produzione, quindi, tutta italiana).Sempre entro il 2018 sarà pronta una nuova famiglia di propulsori, benzina e Diesel, con potenze comprese tra i 150 e i 500 CV.In totale Alfa Romeo prevede di ampliare (o meglio rinnovare) la gamma con due nuove compatte, due medie, una “full size” (la possibile erede dell’Alfa 159) e due Utility Vehicle, SUV e crossover.Fiat: obiettivo mantenere le 700.000 unità attualiPer quanto riguarda l’ex lingotto il piano industriale prevede un’aggressione ai mercati emergenti – come il Brasile – sui quali punterà con modelli a basso costo come “Uno, Palio e Siena” e su pick-up.Detto questo si passa all’Europa, dove l’obiettivo è il mantenimento dell’attuale volume di 700.000 unità.Punto primo, confermata la 500X (collocata nel segmento C), che arriverà già a fine anno e che sarà prodotta presso gli stabilimenti di Melfi.Punto secondo, in programma per il 2015, arriverà la top di gamma “speciale”. Accenno che subito fa pensare alla attesissima Fiat Spider (lsviluppata insieme a Mazda).Nel 2016 sul mercato EMEA (Europa compresa) debutteranno una nuova segmento B, una compatta e una station wagon.E, infine, per il 2017 e il 2018 sono in programma rispettivamente, l’arrivo della prima CUV di Casa Fiat e della nuova generazione della Fiat Panda.Jeep: si punta molto su un segmento in crescitaLe novità sostanziali del marchio Jeep riguarderanno l’arrivo di un SUV medio di segmento C (che rimpiazzerà, dal 2016, le Patriot e Compass) ed una grande segmento E che si piazzerà al di sopra della Grand Cherokee, la Jeep Grand Wagoneer (fuoristrada più lussuoso mai prodotto dal brand nordamericano). Oltre, naturalmente, alla nuova piccola Renegade.In generale anche su Jeep il Gruppo FCA punterà molto. La previsione, è stato detto, è che questo segmento crescerà a livello globale di ben 3 milioni di unità nei prossimi cinque anni.Per rispondere a questa vertiginosa crescita della domanda, Jeep prevede di incrementare la produzione europea e sudamericana con 200.000 unità in più, 500.000 in Asia.In USA il target è invece quello di 1 milione di unità. Si passerà così dalle attuali 732.000 unità (a livello globale) a 1,9 milioni nel 2018.
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