Se Senna fosse ancora vivo
– Se Ayrton Senna fosse ancora vivo avrebbe vinto l’1 maggio 1994 il GP di San Marino di F1. Era partito dalla pole position ed era avviato verso il primo successo stagionale.- Se Senna fosse ancora vivo avrebbe omaggiato Roland Ratzenberger, scomparso il giorno prima, durante il giro d’onore a Imola. I soccorritori trovarono a bordo della sua Williams una bandiera austriaca.- Se Ayrton Senna fosse ancora vivo non avrebbe vinto il Mondiale F1 1994: quell’anno la Benetton e Michael Schumacher erano imbattibili.- Se Senna fosse ancora vivo avrebbe avuto molti più fans in Italia perché avrebbe corso con la Ferrari. Già nel 1991 fu vicino alla Rossa ed è quasi certo che avrebbe chiuso la propria carriera con la Scuderia di Maranello.- Se Ayrton Senna fosse ancora vivo avrebbe fatto di tutto per superare i quattro Mondiali di Prost. Era fermo a quota tre ma nel 1996 e nel 1997 avrebbe potuto tranquillamente portarsi a casa con la Williams i titoli che nel mondo reale andarono a Damon Hill e Jacques Villeneuve.- Se Senna fosse ancora vivo la rivalità con Prost sarebbe stata meno intensa visto che solo la F1 li separava. Ci piace immaginare un Ayrton cinquantenne chiacchierare cordialmente nei paddock con il suo amico Alain.- Se Ayrton Senna fosse ancora vivo avrebbe corso fino alla stagione 2000 (lo dichiarò in un’intervista) e avrebbe trovato un nuovo rivale in Michael Schumacher.- Se Senna fosse ancora vivo avrebbe oggi 54 anni e (forse) dei figli. Farebbe l’imprenditore (aveva già dimostrato in vita di sapere come curare i propri interessi) e ogni tanto si farebbe vedere durante i GP di F1. All’inizio del XXI secolo avrebbe cercato di creare un proprio team come Prost ma senza ottenere grandi successi.- Se Ayrton Senna fosse ancora vivo ci sarebbero stati altri morti nel Circus. La scomparsa del pilota brasiliano e di Ratzenberger ha portato a monoposto più sicure ed è grazie al loro sacrificio se oggi la F1 non è più considerata uno sport pericoloso come in passato.- Se Senna fosse ancora vivo avrebbe avuto molti meno fans nel mondo. La morte ha cancellato alcune sue caratteristiche negative come la scorrettezza in pista e i rapporti contrastati con i compagni talentuosi. Ron Dennis (responsabile McLaren) ha dichiarato: “…avrebbe avuto esperienze, magari, che si sarebbero ripercosse sulla sua notorietà. Invece finì tutto all’improvviso. Così, oggi, ci si ricorda solo di quanto era grande".
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