Type D: l’ultima Auto Union da corsa

Heimgekehrt: Letzter Auto Union Silberpfeil Typ D Doppelkompressor wieder bei AudiHeimgekehrt: Letzter Auto Union Silberpfeil Typ D Doppelkompressor wieder bei Audi

Tazio Nuvolari drove the Auto Union 12-cylinder Type D racing caTazio Nuvolari drove the Auto Union 12-cylinder Type D racing ca

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Credits: Auto Union type D twin supercharger from 1939 – monument – the two-stage supercharger with the array of carburetors to the right.

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Credits: Auto Union Type D, 1938, cockpit

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Credits: Design – the Auto Union Type D in an original drawing from 1938.

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Credits: Auto Union type D twin supercharger from 1939 – formidable – the individual exhaust pipes are extremely short, making the sound blasting out of them even more incredible.

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Credits: Auto Union type D twin supercharger – The beauty of technology is evident in the inimitable form of the Auto Union Grand Prix race car. In the late 1930s, it united an innovative concept with the highest level of perfection; today, it is a milestone in automotive history. 485 horse power were generated by the twin-supercharged twelve-cylinder – for the substantial drum brakes, an often virtually insurmountable challenge.

 

La Type D è l’ultima “freccia d’argento” realizzata dalla Auto Union: scopriamo insieme la storia di quest’auto da corsa tedesca che ha corso nel 1938 e nel 1939 prima di dover interrompere la propria carriera in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Auto Union Type D: la storia

L’Auto Union Type D nasce nel 1938 per rimpiazzare la Type C. Più maneggevole dell’antenata, monta (per motivi di regolamento) un motore più “piccolo”: un 3.0 V12 da 485 CV sovralimentato con due compressori e tre alberi a camme che prende il posto del possente 6.0 V16.

La prima Auto Union da corsa non progettata da Ferdinand Porsche presenta anche sospensioni completamente riviste con retrotreno tipo De Dion.

1938

La stagione non inizia nel migliore dei modi per la Auto Union a causa della morte a gennaio del pilota tedesco Bernd Rosemeyer, scomparso al volante di una Type C Streamliner nel tentativo di battere un record di velocità.

La Type D debutta ufficialmente il 3 luglio a Reims con due sole vetture – entrambe ritirate – affidate al tedesco Rudolf Hasse e allo svizzero Christian Kautz. La situazione migliora il 24 luglio al Nürburgring: quattro auto al via (di cui una nelle mani del nostro Tazio Nuvolari) e primo podio grazie al terzo posto del teutonico Hans Stuck.

I primi successi per la Auto Union Type D arrivano grazie a Nuvolari: primo l’11 settembre a Monza e sul gradino più alto del podio della gara minore di Donington dopo aver investito un cervo durante le prove.

1939

La stagione 1939 per l’Auto Union si apre il 25 giugno con il secondo posto di Hasse a Spa e la vittoria nella corsa minore di Bucarest di Stuck.

Risale al 9 luglio – a Reims – l’ultima vittoria importante per l’Auto Union: il tedesco Hermann Paul Müller termina la gara francese davanti al connazionale Georg Meier (new-entry del team).

Grazie ad altri piazzamenti importanti (2° al Nürburgring e 4° in Svizzera) Müller si aggiudica il primo posto nel campionato europeo ma il responsabile dello sport motoristico della Germania nazista Adolf Hühnlein – scavalcando la federazione internazionale – dichiara che il titolo va assegnato a Hermann Lang su Mercedes per via del maggior numero di successi (2). Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, porta alla mancata assegnazione del riconoscimento.

La storia dell’Auto Union Type D termina ufficialmente due giorni dopo l’invasione della Polonia da parte di Hitler: il 3 settembre a Belgrado – ultima corsa automobilistica disputata in Europa negli anni ’30 – Tazio Nuvolari regala alla Casa teutonica e alla Germania nazista intera l’ultimo successo nel motorsport.

Auto d’epoca tedesche

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