La Nissan Micra è cambiata totalmente, fuori e dentro, diventano un’auto più matura, dinamica e adatta ai gusti italiani grazie a linee filanti e “muscolose”.
Una vettura che rimane perfetta per la città, ma che grazie alle maggiori dimensioni rispetto alla generazione precedente si adatta perfettamente anche a viaggi più lunghi e articolati.
Per metterla alla prova ci siamo messi in viaggio verso Strasburgo, per goderci le atmosfere francesi dell’Alsazia fra buon vino, buon cibo e… automobili d’epoca.
La piccola di segmento B di Yokohama. Tutte le fotografie e le informazioni sulla quinta generazione
Evitare il tunnel del San Gottardo? Ne vale la pena…
Fino a qualche anno fa, auto come la Nissan Micra le avremmo definite “utilitarie”. Un appellativo che però oggi va stretto alla cinque porte giapponese.
Ce ne accorgiamo lungo i 600 km di viaggio che separano Milano da Strasburgo.
Con i suoi 4 metri di lunghezza la Micra offre un abitacolo spazioso anche per quattro adulti e un bagagliaio discreto (il volume è di 300 litri). E, soprattutto, tutta una serie di dispositivi per il comfort e la sicurezza da categoria superiore.
Se il cruise control ci permette di viaggiare in tranquillità rispettando i rigidi limiti di velocità elvetici, il navigatore satellitare ci suggerisce prontamente un percorso alternativo per evitare la coda all’ingresso del tunnel del San Gottardo, passaggio obbligatorio in direzione di Basilea.
Il nostro consiglio è di affrontare sempre i tornanti che conducono ai 2.106 m di altitudine del passo: i panorami mozzafiato ripagano abbondantemente i minuti che si perdono sulla tabella di marcia.
Un percorso che la Micra affronta brillantemente grazie a un comportamento stradale sicuro e preciso per lo sterzo piuttosto diretto, l’assetto con ruote da 16” e l’Active Trace Control che agisce in maniera discreta sui freni di ogni singola ruota per mantenere l’auto nella traiettoria impostata in curva.
Uno dei tanti dispositivi elettronici di aiuto alla guida disponibili per la giapponesina.
Oltre la Svizzera, alla scoperta della storia dell’auto
Ripresa l’autostrada il viaggio continua in completo relax affidandosi ai sistemi che avvertono della presenza di un veicolo nell’angolo cieco degli specchietti e mantengono l’auto nella propria carreggiata se si cambia involontariamente di traiettoria.
Per tutti gli appassionati di musica, a rendere piacevole la permanenza a bordo della Nissan Micra è possibile richiedere anche il Bose Personal, ovvero due altoparlanti supplementari integrati nel poggiatesta del guidatore per un sound davvero avvolgente.
Una volta superata la Svizzera decidiamo di fare una tappa a Mulhouse. Questa cittadina francese, al confine tra Germania e Svizzera, è rinomata per ospitare la Cité de l’Automobile, la più grande collezione di auto d’epoca al mondo.
Qui, in 25.000 metri quadri, sono custodite oltre 400 vetture, collezionate dai due fratelli Fritz e Hans Schlumpf, un tempo facoltosi industriali tessili andati in rovina a causa della loro passione per le auto.
Tra le tante vetture esposte, grande spazio è dedicato alle Bugatti: ce ne sono ben 87, comprese due delle sei preziosissime Royale esistenti al mondo. Dalla effervescente vita notturna, Mulhouse accoglie i turisti con una serie di strutture ricettive in grado di assecondare le esigenze di tutti: dalla famiglia al viaggio di lavoro.
Tra queste il Mercure Hotel Mulhouse Centre che offre tutte le garanzie di qualità di una catena di alberghi e si trova in una posizione strategica: dista cinque minuti a piedi dal centro pedonale della città ed è facilmente raggiungibile in auto.
Tappa finale: direzione Strasburgo
Proseguendo il nostro viaggio, i chilometri che separano Mulhouse da Strasburgo sono solo 115. Una distanza che si copre in poco più di un’ora percorrendo l’autostrada.
Ma, se non si va di fretta, il suggerimento è quello di uscire a Colmar e percorrere la strada dei vini dell’Alsazia. Un itinerario “d’obbligo” se si è degli amanti del vino bianco e di quello più profumato come il Gewürtraminer.
Immersi nel verde delle vigne francesi, si possono ammirare caratteristici borghi e antichi château.
Qui le strade sono poco trafficate e al volante della Micra si apprezza la spinta sempre fluida del 1.5 dCi da 90 cv.
Merito dei 220 Nm di coppia disponibili da 2000 giri che permettono di ridurre al minimo l’utilizzo del cambio. Una dote che si apprezza specialmente nell’utilizzo quotidiano della vettura, ancor prima delle interessanti prestazioni dichiarate: 179 km/h di velocità massima e 11,9 secondi per raggiungere i 100 km/h.
Arrivati a Strasburgo apprezziamo infine un altro dei dispositivi elettronici della Nissan Micra: la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento dei pedoni. Un sistema che si dimostra utile in più di un’occasione per evitare qualche turista un po’ troppo sbadato…
Ma, d’altra parte, distrarsi per le strade di Strasburgo è davvero facile. Specialmente per i vicoli del centro storico, inserito dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Se volete soggiornare in questa città cosmopolita, dove la cultura francese si fonda con quella tedesca, vi consigliamo di cercare una struttura vicino alla zona “Petite France”, quella più caratteristica. Come l’Hannong, un raffinato quattro stelle dallo stile moderno, che dista solo 10 minuti a piedi dalla Maison des Tanneurs, uno dei ristoranti più tipici di Strasburgo, dove assaggiare piatti della tradizione e degustare vini della zona in un ambiente caldo e accogliente.
Assolutamente imperdibile.
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