Rolls-Royce, la storia della Casa britannica
Rolls-Royce è senza ombra di dubbio la Casa automobilistica più esclusiva del mondo. Nonostante questo il marchio britannico ha vissuto molti momenti bui (crisi di vendite e persino un fallimento) ed è tornato a brillare solo nel XXI secolo dopo essere entrato a far parte del gruppo BMW. Scopriamo insieme la storia del raffinato brand inglese.Rolls-Royce: la storiaLa storia della Rolls-Royce inizia ufficialmente nel 1904 quando Henry Royce, costruttore artigianale di automobili, realizza tre esemplari di una vettura dotata di un motore 1.8 bicilindrico. Uno di questi viene acquistato dal concessionario Henry Edmunds il quale, affascinato dalle caratteristiche tecniche del modello, decide di mettere in contatto Royce con Charles Rolls, uno dei più importanti rivenditori d’auto del Regno Unito.I due entrano in società e pochi mesi più tardi presentano la loro prima vettura – la 10 hp (la bicilindrica di Rolls rimarchiata ed impreziosita con la calandra a forma di tempio greco, ancora oggi elemento distintivo delle Rolls-Royce) – al Salone di Parigi.Nasce la Rolls-Royce LimitedIl 15 marzo 1906 vede la luce la Rolls-Royce Limited, frutto dell’intesa perfetta tra Rolls e Royce. Il primo si occupa delle pubbliche relazioni e della gestione finanziaria dell’azienda mentre il secondo realizza auto tecnicamente impeccabili.La prima auto della Rolls-Royce Limited è la 40/50 h.p. del 1907: la vettura, meglio nota come Silver Ghost, è caratterizzata da un motore a sei cilindri in linea (7.0, 7.4 dal 1910) elastico, silenzioso e affidabile. All’inizio del XX secolo è ritenuta dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori la migliore auto del mondo.La morte di Rolls e la Spirit of EcstasyIl 12 luglio 1910 Charles Rolls, appassionato di aeronautica, diventa il primo britannico a perdere la vita in un incidente aereo e Royce si ritrova a dover gestire l’azienda da solo.L’anno seguente debutta sui radiatori delle Rolls-Royce la mitica statuetta Spirit of Ecstasy, ancora oggi presente su tutte le vetture della Casa inglese.La Prima Guerra Mondiale e gli anni ’20Durante la Prima Guerra Mondiale l’azienda britannica si concentra sulla produzione di motori aeronautici e torna ad occuparsi di automobili nel 1919.Nel 1922 viene lanciata la Twenty, una Rolls-Royce più “economica” della Silver Ghost, e tre anni più tardi la Silver Ghost viene rimpiazzata dalla Phantom I, nient’altro che un’evoluzione dell’antenata dotata di un nuovo motore (un 7.7 a sei cilindri a valvole in testa).La svolta arriva nel 1929 con la Phantom II: stesso motore della prima Phantom ma abbinato ad un telaio completamente nuovo.L’acquisto di Bentley e la morte di RoyceNel 1931 la Rolls-Royce acquista gli acerrimi rivali della Bentley (dal secondo dopoguerra fino agli inizi del XXI secolo i modelli realizzati dalle due Case saranno praticamente identici) e due anni più tardi – il 22 aprile – scompare Henry Royce. Nello stesso anno il logo RR passa da rosso a nero: non per lutto (come erroneamente ritenuto da molti) ma per avere semplicemente un colore più sobrio. Il 1933 è anche l’anno della nascita del motore aeronautico Merlin, che verrà utilizzato da molti aerei militari durante la Seconda Guerra Mondiale.Il secondo dopoguerraLa produzione di vetture – interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale – riprende nel 1946 e viene trasferita nello stabilimento di Crewe. Il primo modello nuovo è la Silver Wraith mentre nel 1949 vede la luce la Silver Dawn, la prima Rolls di sempre venduta anche con la carrozzeria (che prima andava acquistata a parte) e non solo con il telaio.La crisi degli anni ’50 e la rivoluzione Silver ShadowGli anni ’50 vedono una Rolls-Royce in crisi a causa di modelli raffinati ma tecnicamente obsoleti. Per vedere il primo modello a scocca portante (tecnologia introdotta dalla Lancia Lambda nel 1923 e presente fin dall’inizio degli anni ’50 su quasi tutte le vetture in commercio) bisogna attendere addirittura il 1965 e la Silver Shadow, ammiraglia che diventerà tra le più amate del marchio “british”.Il fallimento e la nazionalizzazioneIl costo elevato dello sviluppo del motore aeronautico RB211 porta nel 1971 (anno in cui nasce l’affascinante cabriolet Corniche) la Rolls-Royce al fallimento.L’azienda viene salvata dal governo britannico e nazionalizzata: la sezione auto viene separata e nasce la Rolls-Royce Motors.Nel 1975 viene svelata la coupé Camargue (dal design poco apprezzato) e cinque anni più tardi la Rolls-Royce Motors viene acquistata dal colosso industriale Vickers.La crisi degli anni ’80 e ’90Gli anni ’80 e ’90 vedono una Rolls-Royce nuovamente in crisi di vendite a causa di modelli tecnologicamente poco avanzati (l’unica innovazione degna di nota è la statuetta retraibile lanciata sulla Silver Spirit del 1980).Da Volkswagen a BMWNel 1998 – anno in cui debutta la Silver Seraph (prima Rolls-Royce V12 – motore BMW 5.4 – dal 1939) – Vickers decide di vendere Rolls-Royce e Bentley.I due brand vanno a Volkswagen ma la Casa di Wolfsburg non ha diritto al nome Rolls-Royce e allo stemma RR, di proprietà della Rolls-Royce plc (la sezione dedicata ai motori aeronautici) e ceduti a BMW. Si arriva quindi ad un accordo: Volkswagen mantiene Bentley e ha il diritto di produrre e vendere Rolls-Royce fino al 2002 e dal 2003 il marchio britannico passa nelle mani di BMW (che già nel 1998 fonda la Rolls-Royce Motors). Nel 2000 nasce l’ultima Corniche – la V – che è anche l’ultima Rolls di sempre prodotta nello storico stabilimento di Crewe, oggi quartier generale Bentley.La Rolls-Royce oggiGrazie a BMW la Rolls-Royce torna a brillare: il primo modello realizzato sotto la gestione bavarese – la Phantom – segna l’inizio del nuovo corso ed è ancora oggi in commercio (anche se la produzione è terminata ufficialmente lo scorso anno).Nel 2007 è la volta della Drophead (variante cabriolet della Phantom) mentre l’anno seguente tocca alla Coupé.La “piccola” Ghost (che condivide alcuni elementi con la BMW serie 7) debutta nella gamma Rolls-Royce nel 2010 e viene affiancata tre anni più tardi dalla versione coupé Wraith.
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