Nico Rosberg: figlio d’arte con talento

Nico Rosberg è un figlio d’arte (il padre – il finlandese Keke – ha vinto addirittura un Mondiale F1 nel 1982) ma nel corso della sua carriera nel Circus ha dimostrato più volte di avere le doti necessarie per correre nella massima serie automobilistica.Il pilota tedesco della Mercedes ha ottenuto spesso risultati rilevanti, culminati con la conquista a sorpresa del Mondiale F1 2016 e con il ritiro dalle scene annunciato pochi giorni dopo. Scopriamo insieme la sua storia.Nico Rosberg: la biografiaNico Rosberg nasce il 27 giugno 1985 a Wiesbaden (Germania) ma trascorre la maggior parte dell’infanzia a Monte Carlo. Inizia la propria carriera con i kart nel 1996 e nel 2000 si ritrova come compagno di squadra Lewis Hamilton. Debutta con le monoposto nel 2001 nel campionato iberico di Formula BMW mentre l’anno seguente si aggiudica il titolo tedesco in un’edizione, a dire il vero, povera di talenti.La Formula 3Nel 2003 debutta in Formula 3 nel team del padre ma non brilla particolarmente: l’unico risultato di rilievo è il secondo posto nel Bahrain Superprix dietro a Lewis Hamilton.La GP2Nico Rosberg inizia a farsi notare nel 2005 quando conquista all’esordio il prestigioso campionato del mondo GP2 davanti ad Heikki Kovalainen e a Scott Speed. Il successo gli apre le porte della F1 e viene nominato tester dalla Williams.In F1 con la WilliamsIl debutto in F1 con la Williams nel 2006 non è dei più esaltanti: dopo due sette posti nelle prime cinque gare (Bahrain ed Europa) si perde per strada e si dimostra meno rapido del compagno Mark Webber.La situazione per Nico Rosberg cambia nel 2007: più veloce dei colleghi Alexander Wurz e Kazuki Nakajima termina la stagione in bellezza con un quarto posto in Brasile. Il primo podio arriva nel 2008 con il terzo posto nella prima prova stagionale in Australia e per il resto dell’anno realizza sempre performance più convincenti – condite dal secondo posto a Singapore – del coéquipier Nakajima.Il 2009 è la migliore stagione in Williams per il driver teutonico: chiude al 7° posto il Mondiale Piloti e convince più per la continuità che per gli exploit (due quarti posti in Germania e in Ungheria).L’avventura in MercedesNico Rosberg viene chiamato in Mercedes nel 2010: nonostante un compagno di squadra fortissimo – un certo Michael Schumacher – sorprende gli addetti ai lavori risultando migliore del Kaiser. Disputa la sua migliore stagione di sempre, chiude al 7° posto il Mondiale Piloti e arriva per ben tre volte al terzo posto (Malesia, Cina ed Europa).Anche nel 2011 e nel 2012 Nico si rivela più rapido del sette volte campione del mondo. Nella seconda stagione, in Cina, riesce persino ad ottenere la pole position e la prima (e finora unica) vittoria in carriera e un mese più tardi arriva secondo a Monte Carlo.La rivalità con HamiltonNella stagione 2013 Nico Rosberg trova in Mercedes un nuovo compagno di squadra e non uno come tanti: Lewis Hamilton.Il primo anno di convivenza si chiude con risultati peggiori di quelli del più talentuoso pilota britannico ma nel 2014 arriva a lottare per il titolo all’ultima gara grazie a cinque successi (Australia, Monte Carlo, Austria, Germania e Brasile). Anche nel 2015 il driver teutonico chiude il Mondiale F1 in seconda posizione ma nonostante sei successi (Spagna, Monte Carlo, Austria, Messico, Brasile e Abu Dhabi) perde matematicamente il campionato già alla quartultima corsa.Il Mondiale e il ritiroNico Rosberg conquista a sorpresa il Mondiale F1 2016 all’ultima corsa dopo un lungo duello con il compagno Hamilton. Il segreto del successo iridato? Tante vittorie (nove: Australia, Bahrein, Cina, Russia, Europa, Belgio, Italia, Singapore e Giappone) ma soprattutto un mare di piazzamenti.Pochi giorni dopo essersi aggiudicato il titolo Nico annuncia un clamoroso ritiro dalle scene. Dopo anni passati a scalare una montagna ha raggiunto la vetta.
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