Seat Musicathon 2016: un nuovo sound per raccontare lo spirito spagnolo
In un mondo come quello dell’automotive, dove si susseguono spesso appuntamenti troppo simili fra loro – presentazioni, prove su strada, poi nuove presentazioni, poi ancora prove su strada – si vive una certa divertita emozione quando si assiste a un evento che riesce a parlare di un brand senza citare quasi per nulla di una specifica auto.È esattamente quello che è successo con il SEATmusicathon, questo weekend a Berlino: un evento che di auto aveva pochissimo – a parte una Seat Ibiza Connect posizionata sul terrazzo del nHow Hotel, futuristico albergo di design (chissà se sarebbe piaciuto ai nostri “cugini” di Icon Design) sulle rive dello Sprea – ma che allo stesso tempo raccontava come pochi altri la visione che SEAT ha per il suo brand, e lo spirito che guida l’azienda spagnola.Frizzante, creativa, moderna, giovane (giovane di spirito, più che nell’età – come hanno spesso sottolineato in SEAT). Sono queste le parole chiave che – a giudicare da quest’evento berlinese – caratterizzano di più il marchio spagnolo. E non sono parole che per noi italiani risultano nuove, visto che storicamente, anche e soprattutto grazie al successo dell’Ibiza, SEAT ha suscitato nei giovani italiani fascinazioni da vacanza estiva, roadtrip e musica ad alto volume andando verso il mare.Un “carefree spirit” che abbiamo ritrovato anche al SEATmusicathon, fra jam session e processi creativi.SEATmusicathon: 14 artisti per costruire la futura immagine sonora del marchioL’esperienza era, per i 14 concorrenti provenienti da 7 nazioni, anche una grande occasione di realizzazione professionale: i 3 vincitori del musicathon lavoreranno infatti a stretto contatto con SEAT, per realizzare il nuovo sound branding del marchio (per intenderci, il jingle che accompagnava la comparsa del logo di SEAT ai tempi di “Autoemocion” e “Technology to enjoy”), e saranno protagonisti di un percorso che li vedrà prima visitare Barcellona per vivere lo spirito della “casa madre” di SEAT e poi spostarsi a Los Angeles, uno dei più importanti centri di produzione musicale al mondo.Per raggiungere la vittoria, i 14 ragazzi e ragazze (di ogni età) hanno ricevuto un compito decisamente impegnativo: costruire una colonna sonora da zero, in sole 36 ore, per accompagnare un video di 30 secondi già montato con scene e immagini della città e immagini della lineup di vetture SEAT. Il tutto trasformando in suoni lo spirito di Barcellona. E no, non è qualcosa di così facile da fare.Il risultato è stato, dal punto di vista creativo, incredibile: molte produzioni estremamente valide, ognuna con la propria personalità, molte idee e tanto confronto. Il tutto facilitato da una good vibe che ha accompagnato l’intero weekend, e che ha visto persone provenienti da background geografici molto diversi – Messico, Spagna, Francia, Germania, Italia, Inghilterra, Olanda – collaborare fra loro, suonare insieme, aiutarsi l’un l’altro nonostante la natura competitiva del progetto. È proprio vero che la musica unisce.A uscirne vincitori 2 ragazzi e 1 ragazza: Ariadna dalla Spagna, Tedesco Sconosciuto dalla Germania e – tenendo alta la bandiera del Bel Paese – Tomm Zeskel dall’Italia. Orgoglio tricolore: un italiano fra i vincitoriNon fatevi ingannare dal nome (d’arte): Tomm è italianissimo, un giovane 22enne di Como di nome Simone con lo sguardo e l’aspetto un po’ timido e arruffato di chi è appena uscito dall’adolescenza ma con la tranquillità e la sicurezza di chi ha ben chiaro dove andare a parare.Insieme a lui, a rappresentare l’Italia, il 26enne Federico Sapia, novarese che porta avanti la tradizione italiana dei ragazzi estroversi ma timidi allo stesso tempo. Un ragazzo con esperienza nella musica (ha fatto dell’essere musicista e produttore una professione), che a Berlino è arrivato con un motivetto pop che ti entra nelle orecchie e che ha conquistato anche i rappresentanti stranieri.Se entrambi hanno rubato uno spazio nel cuore dei partecipanti al SEATmusicathon suonando per ore, in ogni momento libero, a convincere la giuria composta – fra gli altri – dal Global Marketing Director (Susanne Franz) e dal Global Communication Director (Christian Stein) di SEAT è stato Tomm, con un pezzo elettronico e con la sua grande cultura musicale.Il futuro di SEAT passa dal suonoA Tomm/Simone adesso spetterà un compito impegnativo e strategico: costruire la nuova immagine sonora del marchio SEAT.Una immagine che dovrà rappresentare i valori del marchio – la tecnologia, lo spirito giovane, il legame con la Spagna – e che ci accompagnerà in tutti gli spot dei modelli SEAT nei prossimi anni. A questo si affiancheranno tutte le altre iniziative che SEAT promette di portare avanti anno dopo anno, pienamente soddisfatta dei risultati di quanto ottenuto finora.Iniziative, come ci ha spiegato Christian Stein, “fatte per il brand”. Rispondendo anche a qualche critica: “Questo genere di operazioni costa molto di più che chiedere a una agenzia specializzata di creare un sound branding per noi”. Stein ha ragione: sono iniziative come queste – ispirate agli Hackaton di oltreoceano, “maratone di codice” che spopolano nel mondo tecnologico – a dirci più di SEAT e delle intenzioni di SEAT di quanto non possa fare un comunicato stampa o uno spot pubblicitario. I modelli, quelli, poi si dovranno allineare a questo nuovo spirito.
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