F1 2014: il punto dopo i test di Jerez
I test di Jerez – che hanno visto per la prima volta scendere in pista le monoposto che parteciperanno al Mondiale F1 2014 – sono appena terminati e hanno regalato parecchie sorprese. In questi quattro giorni le vetture più convincenti (le più veloci e allo stesso tempo quelle più affidabili) sono state quelle motorizzate Mercedes e anche la Ferrari non se l’è cavata affatto male.Le più grosse delusioni sono invece arrivate dai propulsori Renault e dalla Red Bull: la scuderia campione del mondo in carica ha girato pochissimo (21 giri in quattro giorni) per via di numerosi problemi al propulsore e oltretutto non ha mostrato particolari doti velocistiche. Scopriamo insieme nel dettaglio come sono andate queste prove.
Se dovessimo dare un premio alla monoposto più in forma vista in Spagna lo assegneremmo alla McLaren. Ha mostrato problemi di affidabilità (impianto elettrico ed idraulico) solo il primo giorno ma si è riscattata nelle due sessioni successive girando parecchio e facendo registrare il miglior tempo prima con Jenson Button e poi con Kevin Magnussen.
Il debuttante danese ha dimostrato di essere allo stesso livello del più esperto compagno di squadra, anche se è uscito di pista un po’ troppo spesso.
La Williams rischia di essere la rivelazione della stagione come fu lo scorso anno la Lotus. Non tanto per il miglior tempo ottenuto oggi da Felipe Massa quanto per l’ottimo comportamento stradale che la monoposto britannica sembra avere nelle curve.
Affidabilità? Discreta. Male il primo giorno, abbastanza bene in quelli successivi.
Due buone notizie per la Ferrari: un buon livello di affidabilità – se si esclude il guasto avvenuto nel primo giorno – con molti giri percorsi (ma meno delle vetture con propulsori Mercedes) e un feeling immediato di Kimi Räikkönen con la vettura.
La sensazione è che ci sia ancora da lavorare ma che fino ad ora lo si sia fatto bene.
La Mercedes è la vettura che ha percorso più giri. Lewis Hamilton ha mostrato i tempi migliori (anche se si sa che non contano) ed è stato vittima di un incidente il primo giorno quando si è staccato in rettilineo l’alettone anteriore.
La Force India è una delle monoposto più belle (merito del muso alto e della “proboscide” mimetizzata con l’aiuto della vernice nera) e grazie all’affidabile propulsore Mercedes potrà, secondo noi, ottenere qualche risultato rilevante nella prima parte della stagione. Ottimo lavoro, oggi, per il terzo pilota – lo spagnolo Daniel Juncadella – autore di ben 81 giri.
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