Design Week: la nuova Q2 in anteprima nazionale all’Audi City Lab 2016

Dopo la presenza degli scorsi anni alla Design Week di Milano, la Casa dei Quattro Anelli ritornerà anche quest’anno nel capoluogo lombardo con l’Audi City Lab. Questa volta la location scelta è Torre Velasca, luogo simbolo della città ed espressione iconica dell’architettura e dello skyline milanese. Dall’11 al 17 aprile Audi City Lab si propone come avanguardistico spazio espositivo nel quale sarà protagonista la nuova Audi Q2. Con il suo stile giovane e provocante, sistemi di infotainment e di assistenza alla guida ereditati dalle categorie superiori e una lunghezza di 4,19 m, la piccola della gamma Q coniuga design sportivo, funzionalità e dinamismo.L’hanno definita la “untaggable” poiché sintetizza e fonde in una unica auto le caratteristiche di segmenti diversi, sfugge alle tradizionali classificazioni, e interpreta le esigenze di una società sempre più liquida. Il concetto “untaggable” sarà il leitmotiv dell’Audi City Lab che diventa la sede istituzionale per approfondire temi differenti e per esplorare aspetti ormai difficilmente classificabili e definibili della società come le persone, le città, l’energia e il design.Nel corso della settimana, a Torre Velasca si alterneranno le menti più aperte e multidisciplinari del quotidiano, le #untaggable people. Attraverso i diversi aspetti del loro mondo poliedrico, senza confini e dinamico, racconteranno le esperienze di chi ha fatto di queste qualità la propria professione. Un altro focus sarà sulle #untaggable cities delle quali Milano diventa portavoce ed esempio.Facendo dialogare elementi architettonici innovativi come il Bosco Verticale con quelli iconici come Torre Velasca, si affronteranno temi legati alla sostenibilità urbanistica di una città interdisciplinare, attrattiva e creativa in continua crescita e trasformazione. Sarà poi il momento dell’#untaggable energy. Energia intesa come moto del corpo, propulsione della fisica, ma anche energia scaturita dalla musica e dai movimenti di riappropriazione dello spazio urbano. Un’occasione per capire come l’energia possa creare forme di ‘movimento’ inaspettate. 
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