Alfa Romeo, la storia del Biscione in F1
L’Alfa Romeo è un pezzo di storia della F1: la Casa del Biscione ha disputato nove stagioni nel Circus conquistando oltretutto i primi due Mondiali di sempre. Scopriamo insieme l’evoluzione del marchio lombardo nella classe regina del motorsport.Alfa Romeo in F1: 1950L’Alfa Romeo si presenta al via del primo Mondiale F1 della storia, quello del 1950, da favorita dopo i numerosi successi ottenuti nel secondo dopoguerra nella categoria Grand Prix. La vettura scelta per correre – la 158 (nata ufficialmente nel lontano 1938) – monta un eccezionale motore 1.5 sovralimentato a otto cilindri in linea.Nel primo GP di sempre – quello di Gran Bretagna (disputato il 13 maggio a Silverstone) – si assiste ad un dominio del Biscione: le quattro monoposto schierate – guidate dall’argentino Juan Manuel Fangio, dal britannico Reg Parnell e dai nostri Luigi Fagioli e Giuseppe Farina – monopolizzano i primi quattro posti della griglia e il podio vede tre piloti del marchio lombardo: Farina (autore della pole), Fagioli e Parnell.A Monte Carlo Fangio, favorito per il titolo iridato ma fermato in Inghilterra per un perdita d’olio, si riscatta con una vittoria condita da una pole mentre in Svizzera, dopo essere di nuovo partito davanti a tutti, deve ritirarsi nuovamente per un problema al motore e lascia la vittoria a Farina e la seconda piazza a Fagioli.Il duello in casa Alfa Romeo nel Mondiale F1 tra Farina e Fangio prosegue in Belgio con il successo dell’argentino e il secondo posto di Fagioli. Il pilota sudamericano conquista la vetta del campionato vincendo in Francia (con Fagioli ancora secondo) e sfruttando il ritiro per noie meccaniche di Farina.Il titolo Piloti viene deciso nell’ultima gara in Italia: a Monza Fangio ottiene la pole ma si deve ritirare per un problema al cambio e cede la vittoria della corsa (con Fagioli terzo) e del campionato a Farina.F1 1950 – La classifica del Mondiale Piloti
1 GIUSEPPE FARINA (ALFA ROMEO) 30 PUNTI
2 Juan Manuel Fangio (Alfa Romeo) 27 punti
3 Luigi Fagioli (Alfa Romeo) 24 punti
4 Louis Rosier (Talbot Lago) 13 punti
5 Alberto Ascari (Ferrari) 11 punti11 Reg Parnell (Alfa Romeo) 4 puntiAlfa Romeo in F1: 1951L’Alfa Romeo schiera per il Mondiale F1 1951 la 159, un’evoluzione della 158 più potente e con sospensioni posteriori riviste. Fangio, deluso dal titolo perso l’anno prima all’ultima gara, fa subito capire di voler recitare un ruolo da protagonista dominando in Svizzera (pole position e vittoria) lasciando a Farina la terza posizione.Il pilota torinese si riscatta in Belgio salendo sul gradino più alto del podio (Fangio in pole ma 9°) mentre in Francia è Fagioli a trionfare in coppia con il driver sudamericano autore della pole (all’epoca era permesso cambiare guidatore durante un GP: i punti conquistati venivano divisi equamente).Il GP di Gran Bretagna del 1951 è la prima gara europea nella storia della F1 che non viene vinta dall’Alfa Romeo: Fangio, tuttavia, riprende il comando del Mondiale grazie al secondo posto unito al ritiro di Farina. Anche in Germania il pilota argentino deve accontentarsi della seconda piazza ma ha come nuovo rivale Alberto Ascari, al volante di una Ferrari sempre più in forma.In Italia le cose si complicano: l’unico pilota del Biscione a salire sul podio è Felice Bonetto (3°) mentre Fangio (in pole ma frenato da un guasto al motore) è sempre in testa ma con pochi punti di vantaggio su Ascari.Anche il Mondiale F1 1951 si decide all’ultima gara in Spagna: Ascari conquista la pole ma la sua Ferrari consuma troppo gli pneumatici. Fangio ne approfitta per conquistare GP (corredato dal 3° posto di Farina) e titolo iridato.F1 1951 – La classifica del Mondiale Piloti
1 JUAN MANUEL FANGIO (ALFA ROMEO) 31 PUNTI
2 Alberto Ascari (Ferrari) 25 punti
3 José Froilán González (Talbot Lago/Ferrari) 24 punti
4 Giuseppe Farina (Alfa Romeo) 19 punti
5 Luigi Villoresi (Ferrari) 15 punti
8 Felice Bonetto (Alfa Romeo) 7 punti
11 Luigi Fagioli (Alfa Romeo) 4 punti
12 Consalvo Sanesi (Alfa Romeo) 3 punti17 Toulo de Graffenried (Alfa Romeo) 2 puntiIl ritiro e il ritornoAl termine del Mondiale F1 1951 l’Alfa Romeo decide di ritirarsi dal Circus per via dei crescenti costi e della maggiore competitività della Ferrari. Negli anni ’60 e ’70 alcune monoposto montano motori del Biscione ma per vedere la Casa lombarda tornare come costruttrice bisogna attendere il 1979.Alfa Romeo in F1: 1979L’Alfa Romeo che si presenta al via del Mondiale F1 1979 è molto diversa dal Biscione dominatore delle prime due stagioni del Circus. Il team – gestito da Autodelta – schiera la monoposto 177, dotata di un motore 3.0 boxer 12 cilindri aspirato, e la affida inizialmente solo al nostro Bruno Giacomelli.Bisogna attendere il sesto GP della stagione, in Belgio, per vedere scendere finalmente in pista la vettura: a Zolder Giacomelli parte 14° ma si ritira per un incidente. Dopo aver saltato Monte Carlo la Casa lombarda torna in pista in Francia e Bruno taglia per la prima volta il traguardo terminando la corsa in 17° posizione.L’Alfa Romeo si ripresenta nel Mondiale F1 1979 solo nelle ultime tre gare stagionali con la più evoluta 179 ma ottiene come miglior risultato un 12° posto in Italia con la “vecchia” 177 grazie a Vittorio Brambilla.F1 1979 – La classifica del Mondiale Piloti
1 JODY SCHECKTER (FERRARI) 51 PUNTI
2 Gilles Villeneuve (Ferrari) 47 punti
3 Alan Jones (Williams) 40 punti
4 Jacques Laffite (Ligier) 36 punti5 Clay Regazzoni (Williams) 29 puntiF1 1979 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 FERRARI 113 PUNTI
2 Williams-Ford Cosworth 75 punti
3 Ligier-Ford Cosworth 61 punti
4 Lotus-Ford Cosworth 39 punti5 Tyrrell-Ford Cosworth 28 puntiAlfa Romeo in F1: 1980Dopo un 1979 di “prova” l’Alfa Romeo affronta tutto il Mondiale F1 1980 con la 179 sperimentata l’anno prima sponsorizzata da Marlboro. L’anno inizia bene in Argentina grazie al quinto posto di Giacomelli che regala al Biscione i primi punti Costruttori della sua storia.Il resto della stagione non è particolarmente entusiasmante: tanti ritiri e un altro quinto posto di Giacomelli (autore, oltretutto, di una pole a sorpresa nell’ultima gara dell’anno negli USA Est) in Germania. L’1 agosto sul circuito di Hockenheim perde la vita il pilota francese Patrick Depailler mentre sta effettuando dei test privati con il Biscione in vista del GP tedesco.F1 1980 – La classifica del Mondiale Piloti
1 ALAN JONES (WILLIAMS) 67 PUNTI
2 Nelson Piquet (Brabham) 54 punti
3 Carlos Reutemann (Williams) 42 punti
4 Jacques Laffite (Ligier) 34 punti
5 Didier Pironi (Ligier) 32 punti18 Bruno Giacomelli (Alfa Romeo) 4 puntiF1 1980 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 WILLIAMS-FORD COSWORTH 120 PUNTI
2 Ligier-Ford Cosworth 66 punti
3 Brabham-Ford Cosworth 55 punti
4 Renault 38 punti
5 Lotus-Ford Cosworth 14 punti11 Alfa Romeo 4 puntiAlfa Romeo in F1: 1981Per il Mondiale F1 1981 l’Alfa Romeo schiera una 179 evoluta – la 179C – e arruola un campione del mondo: lo statunitense Mario Andretti. “Piedone” esordisce con un interessante 4° posto negli USA Ovest (piazzamento replicato da Giacomelli in Canada) e porta a casa un podio nell’ultima gara stagionale a Las Vegas (3°). Nelle ultime gare dell’anno debutta la 179D, più bassa rispetto alla C.F1 1981 – La classifica del Mondiale Piloti
1 NELSON PIQUET (BRABHAM) 50 PUNTI
2 Carlos Reutemann (Williams) 49 punti
3 Alan Jones (Williams) 46 punti
4 Jacques Laffite (Ligier) 44 punti
5 Alain Prost (Renault) 43 punti
15 Bruno Giacomelli (Alfa Romeo) 7 punti16 Mario Andretti (Alfa Romeo) 3 puntiF1 1981 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 WILLIAMS-FORD COSWORTH 95 PUNTI
2 Brabham-Ford Cosworth 61 punti
3 Renault 54 punti
4 Ligier-Matra 44 punti
5 Ferrari 34 punti9 Alfa Romeo 10 puntiAlfa Romeo in F1: 1982Nel Mondiale F1 1982 l’Alfa Romeo si ritrova senza Andretti, rimpiazzato dal nostro Andrea de Cesaris. Dopo aver corso il primo GP della stagione, in Sudafrica, con la 179D la Casa del Biscione schiera la 182, dotata di un propulsore 3.0 V12.Un’annata contraddistinta da tanti ritiri, da numerosi incidenti e da alcuni exploit di de Cesaris – in pole negli USA Ovest, terzo a Monte Carlo e sesto in Canada – e di Giacomelli, quinto in Germania.F1 1982 – La classifica del Mondiale Piloti
1 KEKE ROSBERG (WILLIAMS) 44 PUNTI
2 Didier Pironi (Ferrari) 39 punti
3 John Watson (McLaren) 39 punti
4 Alain Prost (Renault) 34 punti
5 Niki Lauda (McLaren) 30 punti
17 Andrea de Cesaris (Alfa Romeo) 5 punti22 Bruno Giacomelli (Alfa Romeo) 2 puntiF1 1982 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 FERRARI 74 PUNTI
2 McLaren-Ford Cosworth 69 punti
3 Renault 62 punti
4 Williams-Ford Cosworth 58 punti
5 Lotus-Ford Cosworth 30 punti10 Alfa Romeo 7 puntiAlfa Romeo in F1: 1983Nel 1983 l’Alfa Romeo vive il suo miglior Mondiale F1 tra i Costruttori: il 6° posto in campionato arriva grazie ad una monoposto molto valida – la 183T (in pratica una 182 con un nuovo motore 1.5 turbo V8) – progettata dal francese Gérard Ducarouge e alla nuova gestione sportiva del team Euroracing.Una vettura che brilla soprattutto nella seconda metà della stagione e che permette ad Andrea de Cesaris di portare a casa due secondi posti (Germania e Sudafrica), un quarto posto (Europa) e il giro veloce (l’ultimo nella storia del Biscione) in Belgio e alla new-entry Mauro Baldi di ottenere una quinta piazza in Olanda e un 6° posto a Monte Carlo.F1 1983 – La classifica del Mondiale Piloti
1 NELSON PIQUET (BRABHAM) 59 PUNTI
2 Alain Prost (Renault) 57 punti
3 René Arnoux (Ferrari) 49 punti
4 Patrick Tambay (Ferrari) 40 punti
5 Keke Rosberg (Williams) 27 punti
8 Andrea de Cesaris (Alfa Romeo) 15 punti16 Mauro Baldi (Alfa Romeo) 3 puntiF1 1983 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 Ferrari 89 punti
2 Renault 79 punti
3 Brabham-BMW 72 punti
4 Williams-Ford Cosworth 36 punti
5 McLaren-Ford Cosworth 34 punti6 Alfa Romeo 18 puntiAlfa Romeo in F1: 1984Nuovo sponsor (Benetton), nuova monoposto (184T, peggiore dell’antenata e troppo assetata di carburante) e nuovi piloti: il nostro Riccardo Patrese e lo statunitense Eddie Cheever. È con queste premesse che l’Alfa Romeo si prepara ad affrontare il Mondiale F1 1984.Una stagione che vede pochi risultati rilevanti del Biscione: Cheever quarto nella gara inaugurale in Brasile e Patrese a punti in tre occasioni (3° in Italia, 4° in Sudafrica e 6° in Europa).F1 1984 – La classifica del Mondiale Piloti
1 NIKI LAUDA (MCLAREN) 72 PUNTI
2 Alain Prost (McLaren) 71,5 punti
3 Elio de Angelis (Lotus) 34 punti
4 Michele Alboreto (Ferrari) 30,5 punti
5 Nelson Piquet (Brabham) 29 punti
13 Riccardo Patrese (Alfa Romeo) 8 punti16 Eddie Cheever (Alfa Romeo) 3 puntiF1 1984 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 MCLAREN-TAG PORSCHE 143,5 PUNTI
2 Ferrari 57,5 punti
3 Lotus-Renault 47 punti
4 Brabham-BMW 38 punti
5 Renault 34 punti8 Alfa Romeo 11 puntiAlfa Romeo in F1: 1985Nel 1985 l’Alfa Romeo disputa il suo ultimo Mondiale F1: i piloti sono gli stessi del 1984 ma l’annata si rivela un disastro. Zero punti conquistati e solo tre noni posti ottenuti: due con Patrese (Gran Bretagna ed Europa) e uno con Cheever (USA).F1 1985 – La classifica del Mondiale Piloti
1 ALAIN PROST (MCLAREN) 73 PUNTI
2 Michele Alboreto (Ferrari) 53 punti
3 Keke Rosberg (Williams) 40 punti
4 Ayrton Senna (Lotus) 38 punti5 Elio de Angelis (Lotus) 33 puntiF1 1985 – La classifica del Mondiale Costruttori
1 MCLAREN-TAG PORSCHE 90 PUNTI
2 Ferrari 82 punti
3 Williams-Honda 71 punti
4 Lotus-Renault 71 punti5 Brabham-BMW 26 punti
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