Toro Rosso, la seconda scuderia italiana
Molti considerano la Toro Rosso una scuderia satellite della Red Bull. La realtà, però, è che questo team – pur appartenendo all’azienda austriaca – è indipendente ed è oltretutto, avendo sede a Faenza, la seconda squadra di F1 italiana nel Circus insieme alla Ferrari.Scopriamo insieme la sua storia, breve ma intensa.Toro Rosso: la storiaLa Toro Rosso nasce ufficialmente alla fine del 2005 quando il proprietario della Red Bull – l’austriaco Dietrich Mateschitz – acquista il team romagnolo Minardi e cede il 50% delle azioni all’ex pilota (anch’esso austriaco) Gerhard Berger.Per la prima stagione vengono ingaggiati come piloti lo statunitense Scott Speed e il nostro Vitantonio Liuzzi: quest’ultimo ottiene il miglior risultato dell’anno (nonché il primo e unico punto per il team) arrivando ottavo negli USA. La monoposto, invece, non è altro che una versione modificata della Red Bull del 2005.L’era VettelLa stagione 2007 della Toro Rosso inizia male ma migliora con l’arrivo a metà stagione del tedesco Sebastian Vettel, un giovane talento che riesce a portare la monoposto romagnola al quarto posto in Cina.Il 2008 è l’anno migliore per il team di Faenza, che riesce addirittura ad arrivare sesto nel Mondiale Costruttori davanti ai fratelli maggiori della Red Bull (che nello stesso periodo diventa proprietario al 100% della squadra, dopo aver acquistato le quote di Berger): merito – ancora una volta – di Vettel, dei suoi numerosi piazzamenti e di un’incredibile vittoria ottenuta in Italia.Buemi e AlguersuariI migliori piazzamenti del “dopo-Vettel” della Toro Rosso arrivano grazie a Sébastien Buemi: il pilota svizzero ottiene due settimi posti nel 2009 (Australia e Brasile) e un ottavo posto in Canada nel 2010, anno in cui il team diventa ufficialmente indipendente dalla Red Bull. Nel 2011 tocca invece allo spagnolo Jaime Alguersuari convincere maggiormente con due settimi posti in Italia e in Corea del Sud.Il presenteNel 2012 la scuderia di Faenza si affida al francese Jean-Éric Vergne e all’australiano Daniel Ricciardo: il primo ottiene i piazzamenti più significativi – quattro ottavi posti (Malesia, Belgio, Corea del Sud e Brasile) e un sesto nel 2013 in Canada – ma il secondo, più continuo, ottiene per il 2014 il posto di seconda guida in Red Bull. Verrà rimpiazzato dal debuttante russo Daniil Kyvat, campione GP3 2013.
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