Citroën e il motorsport

André Citroën, fondatore della Casa automobilistica francese che ancora oggi porta il suo nome, non era un grande amante del motorsport: preferiva promuovere le proprie vetture attraverso pubblicità innovative, sottoponendole a raid massacranti o puntando sui record di velocità.I primi passi nei rallySe si esclude qualche successo estemporaneo ottenuto da piloti privati – come il sudafricano Gert Seibert trionfatore del Rally del Sestriere nel 1953 con una Traction Avant – l’avventura del Double Chevron nelle corse prende forma nel 1959 quando l’imprenditore transalpino Paul Coltelloni conquista il Rally di Monte Carlo e il Rally Adriatico in Jugoslavia con una ID (“cugina” della DS meno innovativa).L’impegno ufficialeQueste vittorie convincono la Citroën ad impegnarsi in prima persona nel mondo del motorsport affidandosi alla scuderia Paris Île-de-France (la stessa di Coltelloni) gestita da René Cotton: nel 1960 una ID guidata dal francese Guy Verrier vince il Tulpenrally in Olanda mentre l’anno seguente la DS conquista la Liegi-Sofia-Liegi con il belga Lucien Bianchi e il Tour de Corse con il transalpino Renè Trautmann.Le prime vittorie importantiLa DS porta a casa altri due trionfi rilevanti nel 1962 (1000 Laghi con il finlandese Pauli Toivonen) e nel 1963 (un altro Tour de Corse con Trautmann): in quell’anno vede la luce il reparto corse Citroën, sempre gestito da Cotton.Nel 1966 arriva la seconda vittoria a Monte Carlo con Toivonen mentre nel 1971, anno in cui muore Cotton, il Rally del Marocco viene vinto dal driver locale Jean Deschaseaux al volante della coupé SM.Il periodo buioTra gli anni ’70 e ’80 la Citroën attraversa un periodo povero di vittorie nel motorsport: nel 1973 arrivano tre podi nella prima edizione del Mondiale WRC con la DS (terzo posto in Portogallo del pilota locale Francisco Romãozinho e un secondo e un terzo posto in Marocco del francese Bob Neyret e dell’austriaco Richard Bochnicek).Negli anni ’80 il Double Chevron si cimenta con la piccola Visa e con la mostruosa Gruppo B BX TC4 senza brillare particolarmente.Una svolta chiamata DakarLa svolta per Citroën arriva nel 1989 con il cambio di nome – e di obiettivi – del reparto corse: da Citroën Competition si passa a Citroën Sport e dai rally si passa ai rally raid e più precisamente alla Dakar.La vettura scelta è la ZX Rallye Raid a trazione integrale, identica solo nel nome alla compatta del Double Chevron in commercio in quegli anni: realizzata sulla stessa base della Peugeot 405 Turbo 16 (che a sua volta aveva molti elementi in comune con la 205 Turbo 16 regina dei rally degli anni ’80), ha una carrozzeria coupé e monta un motore 2.5 sovralimentato in grado di generare potenze fino a 330 CV. Lunga 4,69 metri, dichiara una velocità massima di 205 km/h.Al debutto nella Dakar – nel 1991 (Parigi-Tripoli-Dakar) – la Citroën ZX ottiene subito la prima vittoria grazie al finlandese Ari Vatanen. La “compatta” del Double Chevron porta a casa altri tre successi consecutivi tra il 1994 e il 1996 (primo anno Parigi-Dakar-Parigi, gli altri due Granada-Dakar) grazie al pilota francese Pierre Lartigue.Il ritorno nei rallyLa Citroën torna a cimentarsi ufficialmente nei rally nel 1997 con la compatta Xsara Kit Car a trazione anteriore, una vettura agile e grintosa che riesce a vincere a sorpresa ben due tappe del WRC 1999 (Spagna e Tour de Corse) con il transalpino Philippe Bugalski.La Xsara WRCIl debutto della Citroën Xsara WRC (più potente della Kit Car e dotata di trazione integrale) risale al 2001, anno in cui arriva la prima vittoria di questa vettura grazie allo spagnolo Jesús Puras (primo al Tour de Corse). Nel 2002 è la volta del primo successo iridato in carriera – in Germania – di un giovane talento: un certo Sébastien Loeb.I primi MondialiGrazie ai trionfi di Loeb (Monte Carlo, Germania e Italia) e dello spagnolo Carlos Sainz in Turchia la Citroën porta a casa il primo Mondiale Costruttori con la Xsara nel 2003. L’anno seguente è la volta del bis: merito delle sei vittorie di Loeb – che diventa per la prima volta campione del mondo rally – a Monte Carlo, in Svezia, a Cipro, in Turchia, in Germania e in Australia e del gradino più alto del podio conquistato da Sainz in Argentina.Nel 2005 è la volta di un altra doppietta Mondiale per Citroën: titolo Piloti con Loeb (primo a Monte Carlo, in Nuova Zelanda, in Italia, a Cipro, in Turchia, in Grecia, in Argentina, in Germania, al Tour de Corse e in Spagna) e Costruttori grazie anche al successo del belga François Duval in Australia.Anno di riflessione (vincente)Citroën abbandona temporaneamente il WRC nel 2006 ma Loeb riesce comunque a portare a casa il terzo Mondiale Piloti con una Xsara gestita dal team privato belga Kronos grazie a otto vittorie (Messico, Spagna, Tour de Corse, Argentina, Italia, Germania, Giappone e Cipro).La C4 WRCLa C4 segna il ritorno – nel 2007 – della Citroën nel WRC e arriva subito un altro titolo per Loeb, primo a Monte Carlo, in Messico, in Argentina, in Germania, in Spagna, al Tour de Corse e in Irlanda. L’anno seguente il Double Chevron torna a vincere anche il Mondiale Costruttori grazie ai successi di Loeb (Monte Carlo, Messico, Argentina, Italia, Grecia, Finlandia, Germania, Nuova Zelanda, Spagna, Tour de Corse, Galles).Nel 2009 arriva un altro doppio titolo sempre grazie a Loeb (primo in Irlanda, in Norvegia, a Cipro, in Portogallo, in Argentina, in Spagna e in Gran Bretagna), così come nel 2010: Sébastien – ancora iridato – trionfa in Messico, in Giordania, in Turchia, in Bulgaria, in Germania, in Giappone, in Francia, in Spagna e in Gran Bretagna e viene aiutato anche dalla vittoria in Portogallo del giovane talento transalpino Sébastien Ogier.La DS3 WRCLa piccola Citroën DS3 debutta nel WRC nel 2011 e porta subito a casa il doppio Mondiale grazie ad un ottimo lavoro di squadra di Loeb (campione del mondo e trionfatore in Messico, in Italia, in Argentina, in Finlandia e in Spagna) e Ogier (primo in Portogallo, in Giordania, in Grecia, in Germania e in Francia).Il 2012 è l’ultima stagione vincente per la Casa transalpina: Loeb – all’ultima annata completa nel WRC – chiude in bellezza conquistando il nono Mondiale consecutivo e vincendo a Monte Carlo, in Messico, in Argentina, in Grecia, in Nuova Zelanda, in Finlandia, in Germania, in Francia e in Spagna mentre il compagno di squadra (il finlandese Mikko Hirvonen) contribuisce alla conquista dell’ottavo e – per il momento – ultimo Mondiale Costruttori salendo sul gradino più alto del podio in Italia.La Citroën DS3 WRC continua a vincere rally singoli nel 2013 con Loeb (due vittorie su quattro corse disputate: a Monte Carlo e in Argentina) e con lo spagnolo Dani Sordo, primo in Germania. Nel 2014 non arriva nessun successo mentre nel 2015 tocca al britannico Kris Meeke prevalere davanti a tutti.Il WTCCNel 2014 la Citroën decide di cimentarsi nel Mondiale turismo WTCC con la compatta C-Elysée e subito arrivano due titoli iridati: Piloti con l’argentino José María López e Costruttori grazie all’aiuto di due piloti francesi (Yvan Muller e un certo Sébastien Loeb).Altri due campionati arrivano nel 2015: quello Piloti sempre con López e quello Costruttori con i trionfi del “dream team” supportati dal cinese Ma Qing Hua.
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▸ L’utente ha letto un post di un blog sulle escursioni su un’app mobile di un editore e ha seguito un link a un post attinente consigliato. Le interazioni dell’utente registrate dimostreranno che il post iniziale sull’escursionismo si è rivelato utile e capace di suscitare l’interesse dell’utente per il post correlato. Tale circostanza sarà valutata per sapere se produrre più post sull’escursionismo in futuro e dove posizionarli nella schermata iniziale dell’app mobile.
▸ All’utente è stato presentato un video sulle tendenze della moda, ma l’utente e molti altri utenti hanno smesso di guardarlo dopo 30 secondi. Queste informazioni vengono, quindi, utilizzate per valutare la giusta lunghezza di video futuri sulle tendenze della moda.
Comprendere il pubblico attraverso statistiche o la combinazione di dati provenienti da fonti diverse
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I report possono essere generati in base alla combinazione di set di dati (come profili utente, statistiche, ricerche di mercato, dati analitici) riguardanti le interazioni dell’utente e quelle di altri utenti con contenuti pubblicitari o (non pubblicitari) al fine di identificare caratteristiche comuni (ad esempio, per determinare quale pubblico di riferimento è più ricettivo a una campagna pubblicitaria o a determinati contenuti).

Esempi
▸ Il proprietario di una libreria online desidera un report commerciale che mostri la percentuale di visitatori che hanno consultato e lasciato il suo sito senza fare acquisti o hanno consultato e acquistato l’ultima autobiografia delle celebrità del mese, nonché l’età media e la distribuzione di genere per ciascuna categoria. I dati relativi alla navigazione dell’utente sul sito e alle sue caratteristiche personali vengono quindi utilizzati e combinati con altri dati di questo tipo per produrre le statistiche.
▸ Un inserzionista vuole comprendere meglio il tipo di pubblico che interagisce con le sue pubblicità. Richiede a un istituto di ricerca di confrontare le caratteristiche degli utenti che hanno interagito con gli annunci con le caratteristiche tipiche degli utenti di piattaforme simili, su diversi dispositivi. Il confronto rivela all’inserzionista che il suo pubblico sta accedendo agli annunci principalmente tramite dispositivi mobili e si colloca probabilmente nella fascia di età compresa tra i 45 e i 60 anni.
Sviluppare e migliorare i servizi
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Esempi
▸ Una piattaforma tecnologica che collabora con un fornitore di social media nota una crescita degli utenti di app mobili e constata dai rispettivi profili che molti di loro si connettono attraverso connessioni mobili. Impiega una nuova tecnologia per fornire annunci formattati per i dispositivi mobili e a bassa larghezza di banda al fine di migliorarne le prestazioni.
▸ Un inserzionista sta cercando un modo per visualizzare annunci su un nuovo tipo di dispositivo per consumatori. Raccoglie informazioni sul modo in cui gli utenti interagiscono con il nuovo tipo di dispositivo, per valutare la possibilità di costruire un nuovo meccanismo per visualizzare pubblicità su questo tipo di dispositivo.
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