Erik Carlsson, una vita per la Saab

È semplicemente impossibile parlare di Erik Carlsson senza citare la Saab: questo pilota svedese – soprannominato “Carlsson on the roof” (“Carlsson sul tetto”) per la sua tendenza a capottarsi e noto, tra le altre cose, per aver “preso” in prestito durante un rally parti meccaniche di un’auto parcheggiata per poter proseguire una gara – ha infatti corso principalmente con auto della Casa scandinava regalandole i successi più significativi. Scopriamo insieme la sua storia.Erik Carlsson, la storiaErik Carlsson nasce il 5 marzo 1929 a Trollhättan (Svezia) come la Saab. Inizia a correre con le moto ma dopo poco tempo passa ai rally e debutta in questa disciplina nel 1951 con una Volvo.Le vittorie più importantiIl primo successo importante arriva nel 1957 quando – al volante di una Saab 93 – diventa il primo pilota non finlandese a salire sul gradino più alto del podio del prestigioso Rally dei 1000 Laghi. Due anni più tardi trionfa in Svezia e in Germania e nel 1960 (quando passa alla 96) è il primo driver non britannico a conquistare il RAC Rally nel Regno Unito (gara che vincerà per altre due volte nel 1961 – anno in cui porta a casa anche il Rally dell’Acropoli – e nel 1962).Risale al 1962 la prima vittoria di Erik Carlsson a Monte Carlo: il successo viene bissato nel 1963, anno nel quale il pilota scandinavo convola a nozze con la britannica Pat Moss, sorella di Stirling nonché cinque volte campionessa europea rally. Nel 1964 conquista il Sanremo con una Saab 96 Sport mentre nel 1967 arriva l’ultimo successo rilevante in Cecoslovacchia.Gli ultimi anniCarlsson smette di correre nel 1970 e si stabilisce in Inghilterra con l’adorata Pat lavorando come “ambasciatore” Saab. Perde la vita in un ospedale di Londra (Regno Unito) il 27 maggio 2015, sette anni dopo la moglie.

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