Nuova Alfa Giulia: si riparte dalla Quadrifoglio
Ci siamo, il giorno atteso da anni è arrivato. Il 24 giugno 2015 rimarrà una data memorabile per gli appassionati dell’auto italiana: la “rinascita” di Alfa Romeo che, esattamente 105 anni dopo la nascita del Biscione, lancia la nuova Giulia al museo di Arese (completamente riformato e che aprirà il prossimo 30 giugno).Si perché alla seconda Alfa Giulia della storia (la prima fu prodotta dal ’62 al ’77) sono affidate le sorti del rilancio del brand torinese che, con le novità dei prossimi anni (la prossima dovrebbe essere la SUV), punta a raggiungere nel 2018 quota 400.000 veicoli.Alfa Giulia: è questo il suo nome e si parte dalla QuadrifoglioPrima novità, arrivata in anteprima nei giorni scorsi, è che alla fine, dopo tentennamenti e rumors evidentemente sbagliati, la nuova Alfa Romeo si chiama proprio Giulia. Seconda novità, la gamma partirà dalla versione più prestigiosa e sportiva: la top di gamma Quadrifoglio. Si parte, dunque, alla grande.La personalità della nuova Alfa: tutta davanti e dietro…Esteticamente, almeno guardando l’Alfa Giulia 2015 di profilo, le linee sono abbastanza tradizionali, conformate a quelle delle berline a tre volumi premium del momento che strizzano tutte l’occhio alle coupé con il tetto leggermente spiovente all’indietro. Il cofano è lungo, l’abitacolo arretrato e gli sbalzi ridotti.La nuova Alfa esprime tutta la sua personalità nel frontale che punta verso il basso in maniera aggressiva e sfoggia uno sguardo immediatamente riconoscibile ma personalizzato e accentuato da gruppi ottici molto affilati, da enormi prese d’aria inferiori e dalla emblematica griglia Alfa Romeo.La sobrietà del retrotreno è rotta da un minacciosissimo diffusore posteriore dal quale fuoriescono quattro terminali di scarico gemellati che invogliano non poco ad ascoltarne il sound.Le misure della nuova Alfa Romeo Giulia non sono state rivelate anche se ufficialmente è stata presentata come la berlina con il passo più lungo del segmento e le misure esterne più ridotte.Il motore V6: un gioiello di ingegneria meccanica di origine FerrariPassiamo subito al motore, il cuore pulsante dell’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio sarà un V6 di origine Ferrari, realizzato completamente in alluminio e in grado di erogare ben 510 CV con un rapporto peso potenza di 2,99 Kg/CV (peserà dunque poco più di 1.500 kg con una distribuzione 50:50). Questo la renderà velocissima nello scatto impiegando appena 3,9 secondi per raggiungere i 100 Km/h da ferma.Per tenere basso il peso complessivo della nuova Alfa gli ingegneri hanno utilizzato le seguenti soluzioni: fibra di carbonio per albero di trasmissione, cofano e tetto, alluminio per motore, freni e sospensioni, duomi anteriori e telai anteriori e posteriori. La traversa posteriore è realizzata con composito di alluminio e materiale plastico. Il sistema frenante presenta elementi in alluminio e dischi carboceramici. I sedili hanno una struttura in fibra di carbonio.La nuova Giulia Quadrifoglio si ispira direttamente alla Formula 1Ma la nuova Alfa Giulia ha da giocare, contro le tedesche (diciamolo chiaramente), soprattutto la carta delle sue doti tecniche, ispirate niente meno che alla F1. Un dettaglio interessante, ad esempio, è il volante nel quale saranno incorporati tutti i comandi primari.Il nuovo pianale attorno a cui è costruita l’Alfa Romeo Giulia 2015 conta infatti su un albero di trasmissione in fibra di carbonio, la trazione sarà posteriore o integrale e sarà possibile guidarla con 4 diverse mappature: Dynamic, Natural, Advanced Efficient.Per quanto riguarda le sospensioni troviamo: all’anteriore, doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale, che ottimizza l’effetto filtrante e consente di sterzare in modo rapido e preciso, al posteriore uno schema multilink.Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio è inoltre stata presentata come l’auto con la migliore rigidezza torsionale della categoria e promette di avere lo sterzo più diretto del mercato.Tecnologia da numero 1Dal punto di vista, infine, dei sistemi di assistenza alla guida disporrà di tecnologia Torque Vectoring (consente al differenziale posteriore di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota, soluzione che permette di migliorare la trasmissione della potenza a terra anche in situazioni di bassa aderenza), Integrated Brake System (che riduce sensibilmente lo spazio di frenata attraverso un sistema elettromeccanico che combina il controllo di stabilità con il tradizionale servofreno), Active Aero Splitter (che gestisce in modo attivo la deportanza anche a velocità sostenute)
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