Will Stevens, la meteora del Mondiale F1 2014

Will Stevens ha disputato solo un GP nel Mondiale F1 2014 – l’ultimo stagionale, ad Abu Dhabi, con la Caterham – ma si è già fatto notare. Ha portato al traguardo la monoposto malese (a differenza del compagno Kamui Kobayashi) ed è stato protagonista di un interessante duello con Fernando Alonso nel quale il pilota spagnolo è apparso visibilmente (nonché inspiegabilmente) infastidito dalla tenacia del driver britannico. Scopriamo insieme la sua storia.Will Stevens: la biografiaWill Stevens nasce il 28 giugno 1991 a Rochford (Regno Unito): inizia a correre con i kart a 12 anni e si fa notare nell’ambiente grazie a numerose vittorie. I successi più rilevanti – la conquista di due campionati importanti (europeo e Asia-Pacifico) nella classe KF2 – arrivano nel 2007.Il passaggio alle monopostoNel 2008 la Honda decide di supportare Will e finanzia il suo passaggio alle monoposto: fino al 2011 corre con le Formula Renault (2.0, campionati europei, nordeuropei e britannici) e si cimenta anche nella serie neozelandese Toyota Racing senza mai brillare particolarmente.Will Stevens convince poco anche nel passaggio alla categoria superiore – Formula Renault 3.5 – nel 2012: come nelle serie minori sale sul podio in diverse occasioni (e ottiene anche due vittorie nel 2014 a Monza e a Jerez) ma gli manca sempre il guizzo necessario per poter puntare al titolo assoluto.La F1Nel 2013 Will entra a far parte del programma giovani Caterham mentre il 3 ottobre 2014 – due giorni prima dell’incidente di Jules Bianchi a Suzuka – viene nominato pilota di riserva della Marussia ma non ha l’occasione di scendere in pista durante le prove libere del GP del Giappone.Will Stevens debutta nel Circus in occasione del GP di Abu Dhabi, ultima prova del Mondiale F1 2014, con la Caterham per rimpiazzare Marcus Ericsson (già sotto contratto con la Sauber per correre nel 2015). Dopo le qualifiche del sabato poco convincenti (partito in 17° posizione con oltre mezzo secondo di ritardo dal coéquipier Kamui Kobayashi) si riscatta in gara (17°) portando al traguardo la monoposto malese e facendosi notare in un duello in rettilineo contro un certo Fernando Alonso.

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