Le spider sono auto in via di estinzione: le sportive scoperte a due posti secchi sono vetture di nicchia rivolte a pochi appassionati che non vogliono rinunciare al piacere di guidare con il vento tra i capelli.

In questa guida all’acquisto troverete dieci spider molto diverse tra loro: modelli con prezzi che partono da meno di 40.000 euro e arrivano a superare abbondantemente quota 250.000. L’elenco è composto soprattutto da vetture italiane, anche se non mancano proposte di altre nazioni. Scopriamole insieme.

Dieci spider

L’Audi TT Roadster 320 CV sport attitude – nota anche come TTS Roadster – è la variante “intermedia” della terza generazione della supercar tedesca.

L’unica spider a trazione integrale presente in questa guida all’acquisto offre spazio a sufficienza per la testa degli occupanti più alti e ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbo benzina TFSI da 320 CV.

La BMW Z4 M40i – variante più cattiva della terza generazione della sportiva scoperta tedesca a trazione posteriore – è, a nostro avviso, la spider più equilibrata in commercio.

Sviluppata sullo stesso pianale della Toyota Supra e dotata di un bagagliaio relativamente capiente, monta un motore 3.0 turbo benzina a sei cilindri in linea da 340 CV in grado di offrire una spinta molto corposa ai bassi regimi.

La Dallara Stradale Barchetta è la variante più “accessibile” della supercar scoperta emiliana a trazione posteriore.

Una sportiva molto spartana (manca persino il parabrezza) spinta da un motore 2.3 turbo benzina da 400 CV montato in posizione centrale.

La Dallara Stradale Spider è la variante leggermente meno essenziale (ha il parabrezza ma è ancora priva di portiere) della supercar scoperta emiliana a trazione posteriore.

Il motore (montato in posizione centrale) è un 2.3 turbo benzina da 400 CV.

La Ferrari F8 Spider è la variante scoperta (tettuccio rigido in metallo) della supercar di Maranello a trazione posteriore. La vettura più costosa tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto non trascura il comfort e ha un abitacolo spazioso.

Il principale punto di forza è il motore: un 3.9 V8 biturbo benzina montato in posizione centrale ricchissimo di cavalli (720) e di coppia dal sound unico.

La Jaguar F-Type Convertibile 2.0 è la versione “base” della supercar scoperta britannica a trazione posteriore.

Il motore 2.0 turbo benzina da 300 CV offre una spinta corposa ai bassi regimi.

La Lamborghini Huracán Spyder RWD è la variante scoperta a trazione posteriore della supercar di Sant’Agata Bolognese.

Una sportiva brutale ma non molto agile nelle curve spinta da un raffinato motore 5.2 V10 a benzina montato in posizione centrale: un propulsore dalla cubatura impegnativa che regala le cose migliori agli alti regimi.

La Maserati MC20 Cielo è la variante scoperta (tettuccio rigido) della supercar del Tridente a trazione posteriore.

Una sportiva ingombrante fuori (4,67 metri di lunghezza) e abbastanza accogliente dentro spinta da un motore (montato in posizione centrale) 3.0 V6 biturbo benzina da 630 CV.

La Mazda MX-5 RF è la variante con tetto rigido in metallo della quarta generazione della spider giapponese a trazione posteriore. La proposta più economica tra quelle presenti in questa guida all’acquisto è anche quella più piccola (solo 3,92 metri) nonché quella con l’abitacolo più angusto.

Il comfort non è il suo forte e il motore 2.0 a benzina è carente di cavalli (184), di coppia e di brio (“0-100” in 6,8 secondi) se paragonato alle altre vetture di questo elenco.

La Porsche 718 Boxster S è la variante a quattro cilindri più potente della supercar scoperta tedesca a trazione posteriore.

Il motore – montato in posizione centrale – è un 2.5 boxer turbo benzina da 350 CV.