Come si rigenera la batteria di un’auto? Il procedimento
La batteria dell’auto ha un ciclo di vita; generalmente, quando mostra di aver esaurito la propria carica, si pensa sia quindi arrivata proprio alla fine del suo ciclo e che sia quindi da buttare e sostituire per poter far partire l’auto. Eppure non è sempre così, perché ci sono dei casi in cui è possibile rigenerare la batteria dell’auto, quindi vale la pena provare a farlo, in modo da darle ancora del tempo e risparmiare il denaro che serve per comprarne una nuova.
Ci sono diversi modi in cui è possibile rigenerare la batteria dell’auto, vediamo quindi i passaggi da compiere per ottenere un buon risultato, senza rischi inutili.
Rigenerare la batteria danneggiata
Può capitare di lasciare una batteria dell’auto scarica per molto tempo, in questo caso – come anche nel caso di una manutenzione scorretta – si possono verificare fenomeni quali cortocircuiti e solfatazione. Se si attivano questi processi, allora la batteria può essere davvero definitivamente inutilizzabile e danneggiata in modo permanente, è possibile però che si possa recuperare grazie alla rigenerazione, ovvero un’operazione di pulizia profonda che interessa appunto la batteria e che serve per ripristinare lo stato chimico-elettrico del pezzo.
In questo modo la batteria può tornare ad accumulare energia. Con la rigenerazione si procede con la pulizia delle piastre con acqua distillata e acido solforico, che però non è detto sia utile a qualsiasi tipo di batteria. Ci sono accumulatori che presentano danni irreversibili e altri che non possono essere in alcun modo salvati.
Le fasi della rigenerazione
È importante sapere che le batterie auto più recenti molto spesso non possono beneficiare dei processi di rigenerazione: hanno una scocca sigillata e impenetrabile, su cui quindi non è possibile provvedere con il processo di “rettifica”. Se parliamo invece di batterie a piombo acido, allora la rigenerazione ha una probabilità più elevata: ci sono dei tappi dai quali è possibile accedere all’interno.
Vediamo insieme le fasi da seguire:
- smontare la batteria dal vano motore, per poter lavorare più serenamente;
- bisogna sapere che le batterie a piombo acido hanno sei celle in tutto, ognuna irrorata da un liquido (l’elettrolita) composto da acqua distillata e acido solforico, che serve per aiutare il passaggio della corrente dalla batteria ai dispositivi collegati. Che fare? Togliere i tappi della batteria e ristabilire i livelli dell’elettrolita, versando prima acqua distillata e poi acido solforico: in questo modo ripristini la componente fondamentale per la conduzione della corrente elettrica;
- puoi riavvitare i tappi e rimontare la batteria nel vano motore.
Cosa fare dopo aver rimontato la batteria:
- ricaricare: basta usare i cavi appositi;
- attenzione: non dimenticare il corretto accoppiamento con i poli della batteria, il cavo rosso ha una carica positiva e deve essere collegato al rispettivo polo positivo della batteria dell’auto. Il cavo nero (che può essere anche blu o verde) ha invece una carica negativa e va connesso al polo negativo della batteria.
Riassumendo: aggiungendo acido solforico e acqua distillata alla batteria della tua auto, è possibile procedere con la sua rigenerazione, in modo da ripristinare l’elettrolita che si trova al suo interno.
Non è tutto qui: c’è un’altra operazione da compiere per concludere la rigenerazione del pezzo. Bisogna pulire per bene le piastre, che potrebbero essere coperte da una patina di metallo ossidato:
- rimuovile;
- puliscile con una spazzola con setole in ottone;
- nella pulizia fai attenzione a non rovinare la superficie delle piastre stesse.
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