Esistono differenti tipologie di impianti GPL
Partiamo innanzitutto con la definizione di GPL, che è il Gas Petrolio Liquefatto, un prodotto che può essere usato come carburante dei veicoli al posto della benzina e del diesel, che deriva dalla raffinazione del petrolio. Le vetture che funzionano con il GPL sono generalmente modelli a benzina adattati anche per funzionare con questo gas particolare, che hanno quindi un secondo serbatoio apposito. Il conducente può, in qualsiasi momento, decidere quale tipologia di carburante selezionare e utilizzare per le sue fasi di viaggio, tra benzina e GPL, appunto.
I vantaggi del GPL
Il vantaggio principale del Gas Petrolio Liquefatto è legato al prezzo. Costa infatti molto meno rispetto al diesel e alla benzina, con conseguente risparmio da parte dell’automobilista. Nei decenni passati purtroppo, a fronte di questa convenienza economica, si dovevano “pagare” però alcuni svantaggi, tra cui:
- pochi distributori sul territorio nazionale;
- calo nelle prestazioni molto avvertibile;
- limitazioni dell’utilizzo (parcheggi pubblici coperti);
- scarsità di vetture con impianto GPL già montato di fabbrica.
Oggi molti di questi disagi sono stati superati e le auto GPL si sono diffuse sempre più.
Le difficoltà economiche odierne degli italiani e i prezzi del carburante alle stelle hanno contribuito all’aumento del numero di modelli GPL immatricolati. Tanti gli automobilisti che hanno deciso di passare a questa soluzione, alcuni dei quali hanno deciso di installare un impianto GPL after market, alla propria vettura benzina già posseduta.
Le differenti tipologie di impianto GPL per auto: quale scegliere
Oggi moltissime Case automobilistiche, anzi, tutti i principali brand del settore, hanno a listino delle vetture GPL. Spesso questi modelli particolari sono offerti al cliente anche allo stesso prezzo dei veicoli a benzina. Chi vuole comprare una vettura nuova e risparmiare sui costi del carburante – quindi – ha un’ampia scelta.
Come abbiamo detto, però, è anche possibile convertire la propria auto a benzina in benzina-GPL, facendo installare un impianto GPL da professionisti del settore. Vi sono differenti tipologie di componenti e sistemi, che si adattano alle caratteristiche specifiche del motore dell’auto.
Per essere sicuri quindi di far montare il nuovo sistema in maniera ottimale, con la certezza che vengano utilizzati i componenti adeguati, è necessario rivolgersi a officine specializzate, che prima di tutto consigliano al cliente quale impianto GPL è meglio installare sulla propria vettura, e poi come inserirlo per farlo funzionare in maniera sicura e affidabile, senza superare il 2-3% di perdita prestazionale che avviene in genere in questi casi.
Perché affidarsi a un’officina specializzata
Sarebbe bene scegliere professionisti esperti del settore, che siano noti per aver eseguito già lavori su vetture della stessa tipologia di quella su cui si vuole intervenire. Questo diminuisce senza dubbio la possibilità di riscontrare dei problemi di irregolarità di funzionamento del motore, come per esempio la perdita di liquidi, la rumorosità o ancora la mancata tenuta del minimo. Per evitare queste problematiche è fondamentale che il sistema sia montato e tarato a regola d’arte.
Quanto costa la conversione dell’auto?
Il costo dell’installazione di un impianto GPL su un veicolo a benzina può andare da un minimo di 1.400 a un massimo di 2.200 euro circa, il prezzo cambia sicuramente in base al marchio scelto per l’impianto, ma anche a seconda della complessità del lavoro. Si tratta di un intervento che generalmente necessita di circa 15/16 ore di lavoro, a cui bisogna aggiungere poi taratura dell’impianto e tutte le pratiche utili per aggiornare i documenti dell’auto.
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