Bonus benzina: a chi spetta e come richiederlo
Il Governo Draghi ha garantito un buon taglio delle accise sulla benzina, che arriva per mitigare gli aumenti dei prezzi del carburante alla pompa in tutta Italia. Una diminuzione, seppur transitoria, del peso fiscale delle accise sul litro di benzina e di gasolio. Andando a ridurre anche l’IVA, il taglio delle accise è stato di oltre 30 centesimi. Non è tutto, sempre nell’ambito carburante, lo stato emana i cosiddetti bonus benzina per il 2022. Vediamo di che cosa si tratta.
Bonus benzina: cosa sono
Si tratta di un buono carburante che un’azienda può mettere a disposizione dei suoi lavoratori dipendenti in trasferta o che usano l’auto per recarsi sul luogo di lavoro. Non possiamo definirli come dei veri e propri bonus governativi, si tratta infatti di misure aziendali previste solo nel caso in cui il datore di lavoro decide di stipulare un contratto d’acquisto con una compagnia di rifornimento di carburante.
I buoni hanno il valore di 200 euro l’uno e consentono di fare il pieno senza metter mano allo stipendio, pensati proprio per il difficile periodo caratterizzato dall’aumento dei prezzi del carburante alla pompa. Non spetta a tutti, ma solo ai lavoratori dipendenti con contratto di lavoro – quindi – subordinato. Ne hanno diritto solo i dipendenti privati, nel settore pubblico sono esclusi. Il Governo Draghi ha disposto un’esenzione fiscale per chi li utilizza, in modo da non gravare nella Dichiarazione dei Redditi alla fine dell’anno.
I requisiti per ottenere i buoni
Il finanziamento dell’esenzione fiscale dei buoni carburante sarà solo di 9,9 milioni di euro per il 2022, nel 2023 addirittura passerà a 900.000 euro. Pare anche sia già stata stabilita dal Governo una stretta al bonus, per concentrare al meglio le risorse.
Bonus benzina per soggetti disabili
Il buono carburante da 200 euro non verrà elargito solo ai dipendenti privati, ma anche ai soggetti diversamente abili, che hanno diritto alle agevolazioni previste dalla Legge 104/1992. Si tratta di una riduzione del costo che viene concessa per il “servito”, cioè per farsi fare il pieno dal benzinaio, senza scendere dall’auto.
In realtà è una forma di aiuto già in essere per le persone con disabilità, che hanno evidenti e gravi compromissioni dell’apparato motorio. Si tratta di un’ottima iniziativa, ma che purtroppo ha dei limiti importanti:
- innanzitutto, in media, il risparmio che si può ricavare è di 10 centesimi al litro;
- i distributori che concedono il buono in Italia sono in tutto 400. Sembra tanto, ma è un numero molto basso se consideriamo che in Italia i distributori di carburante in tutto sono circa ben 21.000.
I bonus benzina 2022 arriverà forse a una stretta
Chi ha diritto ai 200 euro di buoni carburante concessi dal suo datore di lavoro teme una stretta nei requisiti. Pare infatti che il Governo possa decidere di concedere questa misura di sostegno soltanto ad alcune categorie di lavoro, e non a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato.
Visti gli aumenti del prezzo della benzina, senza dubbio questo bonus poteva aiutare molti richiedenti. Ma per evitare contraccolpi fiscali, il Governo potrebbe concedere le misure di sostegno a una sola parte ristretta di tutti gli automobilisti italiani. Staremo a vedere quali saranno le prossime decisioni dell’Esecutivo e chi potrà beneficiare di questo tanto sperato bonus.
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