Dacia Duster restyling: ritocchini di sostanza
La Dacia Duster ha ceduto al ritocchino anche se non ne aveva bisogno: già prima del restyling era una delle crossover del “segmento C” più interessanti in commercio. A tre anni dal lancio la seconda generazione della SUV compatta rumena – disponibile a trazione anteriore o integrale – ha beneficiato di un leggero lifting che ha portato alcune modifiche estetiche e tecniche.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la Dacia più “sportiva” di sempre: la Duster restyling spinta dal motore 1.3 turbo benzina TCe da 150 CV tornato in listino dopo qualche mese di assenza. Una versione grintosa offerta esclusivamente a due ruote motrici nel ricco allestimento Prestige: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
Dacia Duster: cosa è cambiato con il restyling
Non molto: per quanto riguarda lo stile segnaliamo i gruppi ottici rivisti (davanti ci sono le luci diurne a forma di Y come sulla Sandero e – al debutto assoluto su una Dacia – gli indicatori di direzione a LED), la vernice Orange Arizona e il nuovo look della mascherina. Un cambiamento estetico, quest’ultimo, che ha inciso positivamente anche sull’aerodinamica (e, di conseguenza, sulla riduzione dei consumi) insieme al redesign dello spoiler posteriore e dei cerchi in lega. Dentro spiccano invece le sellerie inedite e la consolle centrale rialzata dotata di un ampio bracciolo scorrevole (7 cm) che presenta un vano portaoggetti chiuso da 1,1 litri e due prese USB di ricarica per i passeggeri posteriori.
Al capitolo “tecnica” segnaliamo il ritorno del motore 1.3 turbo benzina TCe da 150 CV e l’addio del 1.5 turbodiesel Blue dCi meno potente, quello da 95 CV. Senza dimenticare il serbatoio più grande (49,8 litri) per la versione GPL e il servosterzo ricalibrato per la guida a medie e alte velocità (a nostro avviso, però, ancora troppo turistico nella taratura).
Dacia Duster restyling: come va la 1.3 TCe
Il motore 1.3 turbo benzina TCe da 150 CV – già presente nella gamma della Dacia Duster nel 2019 e nel 2020 e sparito dal listino per alcuni mesi – è un piccolo gioiello che purtroppo verrà acquistato da pochi clienti (la maggioranza punterà sul più economico 1.0 turbo tre cilindri a GPL). Un propulsore silenzioso, ricco di coppia (250 Nm) e pronto ai bassi regimi abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti rapido e fluido nei passaggi marcia.
Nonostante le prestazioni briose (“0-100” in 9,7 secondi) e un impianto frenante potente la seconda generazione della SUV compatta rumena non nasce per fare le corse e punta più sul comfort: lo sterzo leggero e poco sensibile non aiuta. Eccellente in compenso il comportamento sulle superfici sconnesse: merito dell’altezza libera dal suolo di 21,7 cm e di angoli caratteristici di tutto rispetto (dosso 21°, attacco 30° e uscita 34°). Non male per una crossover a trazione anteriore.
Dacia Duster restyling: i motori
La gamma motori della Dacia Duster restyling è composta da quattro unità sovralimentate:
- un 1.0 turbo tre cilindri benzina TCe da 90 CV
- un 1.3 turbo benzina TCe da 150 CV
- un 1.0 turbo tre cilindri GPL TCe da 101 CV
- un 1.5 turbodiesel Blue dCi da 116 CV
Dacia Duster restyling: costa il giusto e offre tanto
La Dacia Duster 1.3 TCe protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo in linea con quello delle concorrenti (22.150 euro) e può vantare una ricca dotazione di serie (con qualche lacuna relativa ai sistemi di assistenza alla guida):
- Climatizzatore automatico
- Retrocamera di parcheggio + sensori di parcheggio posteriori
- Media Nav 8″: navigatore, radio DAB, smartphone replication con wifi, connessione Bluetooth, 6 speakers (4 speakers + 2 tweeters), touch screen 8″
- Consolle centrale con bracciolo scorrevole e portaoggetti
- Blind Spot Warning
- Cerchi in lega da 17″ design Tergan
- Barre tetto con inserti cromati
- Retrovisori esterni cromati regolabili elettricamente
- Scarico cromato
- Sellerie Prestige
- Sedile con regolazione lombare
- Luce centrale per i passeggeri posteriori
- Cruise Control
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
- Sedile del conducente regolabile in altezza
- Fari fendinebbia
- Maniglie delle porte in tinta carrozzeria
- Volante in TEP regolabile in altezza e profondità
- Parti decorative cromo satinate
- Panchetta posteriore frazionabile 1/3-2/3
- Modalità Eco
- Vano centrale portaoggetti
- Chiusura centralizzata
- Limitatore di velocità
- Nuova griglia anteriore
- Luci anteriori e posteriori a LED Y shape
- Spoiler posteriore
- Paraurti in tinta carrozzeria
Dacia Duster restyling: le novità in 5 punti
- Mascherina ridisegnata
- Luci diurne a forma di Y
- Indicatori di direzione anteriori a LED
- Servosterzo ricalibrato
- Ritorno del motore 1.3 turbo benzina TCe da 150 CV
Scheda tecnica
Lunghezza | 4,34 metri |
Larghezza | 1,80 metri |
Altezza | 1,69 metri |
Acc. 0-100 km/h | 9,7 s |
Bagagliaio | 445/1.623 litri |
Caratteristiche motore | turbo benzina, 4 cilindri, 1.332 cc, 150 CV e 250 Nm di coppia |
Prezzo | 22.150 euro |
Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo guidato la Dacia Duster restyling tra Parigi e Ermenonville attraversando le regioni dell‘Île-de-France e dell’Alta Francia: un percorso variegato nel quale abbiamo affrontato tutte le situazioni possibili (città, statali e autostrade) fatta eccezione per i tornanti di montagna, introvabili da queste parti.
La SUV compatta rumena spinta dal propulsore 1.3 turbo benzina ha offerto consumi non esagerati – intorno ai 15 km/l guidando in modo normale – mentre per quanto riguarda il resto conserva i pregi e i difetti della variante pre-restyling. Le note positive sono relative all’abitacolo (spazioso per le gambe e la testa di chi si accomoda dietro) e al bagagliaio ampio e sfruttabile mentre non convincono del tutto le finiture (gli assemblaggi sono buoni, i materiali meno) e le dimensioni esterne ingombranti: 4,34 metri di lunghezza non sono pochi da gestire nel traffico, per fortuna i sensori di parcheggio e la retrocamera sono di serie.
NON TUTTI SANNO CHE – il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau è morto a Ermenonville.
Dove vorremmo guidarla
Abbiamo potuto guidare la Dacia Duster restyling in quasi tutte le condizioni possibili e questo ci ha permesso di valutare in modo completo la Sport Utility compatta esteuropea, una delle proposte più interessanti della categoria. Una crossover pronta a tutto rivolta a chi cerca spazio e comfort. Si spende poco e si riceve in cambio tanto ma non tutto: bisogna rinunciare necessariamente a qualcosa in termini di finiture e sicurezza (oltre alla carenza di ADAS bisogna segnalare le sole tre stelle ottenute nei crash test Euro NCAP).
Le concorrenti
DR 5.0 1.5 Turbo | La SUV compatta cino-molisana è più potente della Duster e costa ancora meno ma è inferiore alla rivale rumena in tutte le altre voci della pagella. |
Jeep Compass 1.3 T4 Limited | Anche lei monta un motore 1.3 turbo benzina da 150 CV abbinato a un cambio automatico a doppia frizione ma il suo prezzo è fuori categoria. |
Opel Mokka 1.2 Turbo 130 CV aut. Edition | Piccola fuori e dentro, monta un eccellente cambio automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti e punta più sul piacere di guida che sul comfort. |
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI DSG Style | 150 CV, un cambio automatico a doppia frizione e prezzi di listino sensibilmente più alti di quelli della Duster. |
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