Mini Roadster Cooper SD (2012): pregi e difetti della spider diesel britannica
La Mini Roadster ha avuto una carriera breve (è arrivata in Italia all’inizio del 2012 e se n’è andata alla fine del 2014) e povera di soddisfazioni. La maggior parte dei clienti all’epoca preferì spendere meno e acquistare la più versatile (nonché più gradevole esteticamente) Cabrio.
Oggi analizzeremo i primi esemplari del 2012 della Cooper SD: l’unica versione diesel della piccola spider britannica si trova abbastanza facilmente a meno di 15.000 euro. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
I pregi della Mini Roadster Cooper SD del 2012
Abitabilità
I sedili sulla Mini Roadster sono solo due ma si sta comodi.
Finitura
La plancia è costruita con cura mentre la zona dietro i sedili presenta parecchie imprecisioni.
Dotazione di serie
Buona: autoradio Aux CD Mp3, capote in tela, cerchi in lega, climatizzatore automatico, fendinebbia, sedili sportivi regolabili in altezza e sensori di parcheggio posteriori.
Capacità bagagliaio
L’assenza dei sedili posteriori ha permesso di ricavare un vano ampio (240 litri) che soddisfa le esigenze di una coppia.
Posto guida
Identico a quello della terza generazione della Mini “normale”: posizione di seduta bassa e comandi non molto ergonomici.
Climatizzazione
L’impianto automatico della Mini Roadster Cooper SD funziona molto bene: peccato solo per i pulsanti poco intuitivi.
Sospensioni
Dure ma non durissime: giusto così.
Rumorosità
Il motore ha un bel sound ma nell’abitacolo si avverte qualche vibrazione di troppo.
Motore
Il 2.0 turbodiesel Euro 5 con filtro antiparticolato della Mini Roadster Cooper SD genera una potenza di 143 CV e una coppia di 305 Nm. Un propulsore a gasolio che regala un’eccellente spinta ai bassi regimi.
Cambio
La trasmissione manuale a sei marce mostra qualche lieve impuntamento solo quando si guida in modo allegro ed è abbinata a una frizione pesante.
Sterzo
Il comando è sensibile e diretto: pure troppo…
Prestazioni
Interessanti: 212 km/h di velocità massima e 8,1 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
Nella media della categoria: airbag frontali e laterali, controlli di stabilità e trazione, hill holder e monitoraggio pressione pneumatici.
Freni
L’impianto, molto potente, non mostra segni di affaticamento neanche dopo un uso intenso in pista.
Tenuta di strada
Il “go-kart feeling” è presente anche sulla Mini Roadster: la sportiva inglese diverte in qualsiasi situazione ma può essere sfruttata al 100% solo da guidatori esperti.
Tenuta del valore
La Mini Roadster non ha avuto molto successo e la presenza sotto il cofano di un motore diesel non aiuta a far alzare le quotazioni. Stiamo però parlando di una vettura molto rara che potrebbe avere un futuro come auto d’epoca (più probabile, però, in una variante a benzina).
Consumo
22,2 km/l dichiarati: quanto ci mancano le sportive a gasolio tanto divertenti quanto parche…
I difetti della Mini Roadster Cooper SD del 2012
Visibilità
Quella anteriore è penalizzata dai montanti più inclinati rispetto alla Mini “standard”, quella posteriore dallo spoiler attivo (alzabile manualmente o in automatico oltre gli 80 km/h) e – con la capote chiusa – dal lunotto minuscolo.
Prezzo
Da nuova nel 2012 la Mini Roadster Cooper SD costava parecchio (30.950 euro). Oggi è introvabile con il cambio manuale mentre le varianti automatiche sono facili da rintracciare a 11.900 euro: poco più di una Dacia Sandero Streetway 1.0 TCe Essential appena uscita dal concessionario.
Garanzie
La copertura globale è scaduta nel 2014 mentre quella sulla verniciatura nel 2015. Ancora valida, fino al 2024, la protezione sulla corrosione.
L’articolo Mini Roadster Cooper SD (2012): pregi e difetti della spider diesel britannica proviene da Icon Wheels.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.