Come funziona la ricarica dell’aria condizionata e quando farla
L’aria condizionata dell’auto è l’alleata perfetta per viaggiare durante la stagione estiva, soprattutto quando le temperature diventano tanto calde da essere insopportabili e si devono percorrere molti chilometri in autostrada (in genere per raggiungere la meta delle proprie vacanze). La cosa importante da sapere è che anche il climatizzatore dell’auto deve essere usato nella maniera corretta, per garantire le massime performance e soprattutto per evitare rischi, ha bisogno di manutenzione e soprattutto che l’aria condizionata va ricaricata. Vediamo tutto quello che bisogna sapere.
Ricarica aria condizionata: a che cosa serve
L’impianto del condizionatore auto è composto da un serbatoio che contiene del gas refrigerante, un compressore collegato al motore della macchina e un circuito di tubi. Funziona in modo che l’aria calda aspirata dell’esterno ceda il calore al gas refrigerante, che restituisce quindi aria fredda e meno umida, rinfrescando quindi gli interni del veicolo.
Il condizionatore dell’auto può essere:
- manuale, il guidatore gestisce, tramite le apposite manopole, sia il flusso dell’aria che la temperatura;
- automatico, funziona in autonomia, sia per quanto riguarda la gestione della temperatura, sia per il flusso e umidità dell’aria, in base a parametri preimpostati.
In ogni caso, il principio del funzionamento è lo stesso, non varia.
Il gas circola in un circuito a tenuta stagna, questo è il motivo per cui il gas non dovrebbe diminuire troppo con il tempo (chiaramente, se non ci sono delle perdite anomale, motivo per cui l’impianto dovrebbe essere controllato periodicamente da personale specializzato).
Ogni quanto deve essere ricaricata l’aria condizionata dell’auto?
In genere la ricarica dovrebbe essere effettuata ogni 3 o 4 anni al massimo, ma se si utilizza meno, può durare anche più tempo. Le tempistiche variano anche a seconda dello stato di salute dell’impianto, dei raccordi e delle tubature che, con il passare del tempo, si possono allentare a cause delle vibrazioni o dei percorsi su strade dissestate, causando possibili perdite di gas refrigerante.
Il consiglio è quello di far controllare il condizionatore dell’auto una volta all’anno, in modo che il meccanico specializzato possa capire se c’è carenza di gas e se ci sono dei danni da risolvere, che possono compromettere il funzionamento dell’intero impianto.
Aria condizionata scarica: i segnali
Ci sono dei segnali che aiutano l’automobilista a capire che è arrivato il momento di ricaricare l’aria condizionata dell’auto:
- il condizionatore si accende, ma l’aria non è molto fresca;
- l’aria esce a temperatura ambiente.
Quindi se il climatizzatore emette aria ma non raffredda l’abitacolo, allora bisogna recarsi da un meccanico per la ricarica del gas refrigerante.
Ricarica dell’aria condizionata in auto: quanto costa
L’intervento professionale di ricarica dell’aria condizionata della macchina può avere un prezzo medio che va dagli 80 ai 100 euro, compreso il costo per la manodopera.
Possono verificarsi però dei problemi all’impianto, che fanno aumentare la spesa, come ad esempio:
- perdite nel circuito, in base all’entità del danno il costo può variare;
- filtro dell’abitacolo intasato, circa 30 euro;
- guasto al compressore, dai 350 ai 600 euro.
Il nostro consiglio è quello di far intervenire sempre e solo un professionista, sia per la ricarica del gas refrigerante, sia per eventuali altri interventi di manutenzione. Esistono anche molti kit fa da te, che si trovano soprattutto da rivenditori online, ma si tratta di un lavoro che deve essere svolto da mani esperte e con i giusti attrezzi.
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