Cruise control e consumi auto, cosa bisogna realmente sapere
Su questo argomento c’è un mito da sfatare, ovvero quello che riguarda il fatto che il cruise control possa essere un valido aiuto per risparmiare sui consumi di carburante. Molti automobilisti credono sia davvero così, ma in realtà questo sistema è stato pensato solo ed esclusivamente per guidare in modo più rilassato, impostando la velocità di marcia e quindi alzando il piede dal pedale dell’acceleratore.
Il cruise control quindi non riduce i consumi dell’auto, o meglio, non nasce per questo. Si tratta di un dispositivo elettronico di ultima generazione, che consente alla macchina di procedere alla velocità di crociera desiderata. Anzi, attenzione: l’auto con il cruise control aumenta i giri del motore e accelera maggiormente per esempio nei tratti in salita. In questa situazione infatti la velocità rimane quella impostata, ma i consumi chiaramente aumentano. Per mantenerli sotto controllo quindi si consiglia di disattivare il cruise control se non state percorrendo autostrade o percorsi simili. Ma vediamo come funziona nel dettaglio.
Come funziona il cruise control
Come abbiamo anticipato, innanzitutto il cruise control è un dispositivo elettronico che permette di impostare la velocità di crociera desiderata, che l’auto manterrà di conseguenza. Funziona grazie a una serie di comandi che sono stati messi a punto dalle varie Case automobilistiche, che in genere si trovano sulle razze del volante oppure su una leva attaccata al piantone dello sterzo.
La funzione si accende solitamente premendo il tasto SET e in questo modo l’auto quindi continua a procedere alla velocità alla quale si sta guidando. Ci sono poi i bottoni + e – che consentono di aumentarla o diminuirla, accelerando o rallentando senza toccare il pedale dell’acceleratore col piede. Premendo poi il freno o l’acceleratore stesso è possibile disattivare il cruise control e riprendere il controllo del veicolo.
La sicurezza del cruise control
Si tratta di un dispositivo che è stato evoluto e affinato negli ultimi anni, fino ad arrivare al sistema attuale che permette di evitare reazioni brusche, modificando la velocità in modo fluido e naturale. Ci sono poi differenti funzioni secondarie gli sono state affiancate nel tempo. Prima tra tutte quella che permette all’auto (e al suo cruise control) di adattarsi automaticamente ai limiti vigenti che la macchina stessa riesce a leggere sulla segnaletica verticale con la telecamera dietro il parabrezza.
Diffusione del cruise control
Oggi il cruise control è presente praticamente su tutte le auto di nuova generazione, ed è alla portata di chiunque. Fa parte spesso di pacchetti di assistenza alla guida che sfruttano tecnologie complesse e l’utilizzo di sensori, radar, telecamere e altri dispositivi di monitoraggio di cui ormai tutti i veicoli sono dotati.
Il cruise control di tipo adattativo riesce a captare il tipo di percorso che si affronterà grazie alla sinergia con il GPS. Questo significa che, sapendolo prima, se il sistema rileva la presenza di una serie di curve a stretto raggio, inizia a ridurre automaticamente la velocità per non costringere il conducente a frenare bruscamente.
Lo stesso succede se il cruise control capta una salita, allora cerca lo slancio necessario per affrontarla senza sforzare troppo il motore, consumando una quantità di carburante superflua. In questo modo migliorano le percorrenze e permettono di ottenere dati sui consumi più convenienti.
Cosa succede invece con il cambio automatico?
Il cruise control può lavorare ancora meglio in sinergia con il cambio automatico, modificando la velocità di crociera e cambiando contemporaneamente anche il rapporto, facendo lavorare il motore con il minor sforzo possibile.
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