Le tre vite di Fausto Gresini
Fausto Gresini ha vissuto tre vite intense e ricche di soddisfazioni: nella prima è stato un giovane meccanico appassionato di moto, nella seconda un pilota che ha realizzato i propri sogni al punto da diventare campione del mondo 125 (per ben due volte) e nella terza ha fondato e gestito un team attivo e vincente in tutte le classi del Motomondiale.
Scopriamo insieme la storia del centauro romagnolo, scomparso recentemente a causa del Covid-19.
Fausto Gresini: la storia
Fausto Gresini nasce il 23 gennaio 1961 a Imola (Bologna). Appassionato di moto fin da bambino, inizia a lavorare in un’officina meccanica e comincia a correre a 17 anni in sella a una Minarelli 50.
L’esordio nel Motomondiale
Gresini debutta nel Motomondiale nel 1983 nella classe 125 e nella stagione d’esordio conquista un podio con una MBA (secondo in Svezia).
L’anno seguente dopo tre gare passa alla Garelli, conquista il primo trionfo in carriera (sempre in Svezia) e chiude in terza posizione il Mondiale dietro allo spagnolo Ángel Nieto e al nostro Eugenio Lazzarini.
Il primo Mondiale
Fausto Gresini conquista il primo titolo iridato nel 1985 nella classe 125 davanti al connazionale Pier Paolo Bianchi grazie a tre successi (Austria, Belgio e San Marino) e l’anno successivo – con una vittoria in più (Spagna, Monza, Svezia e Hockenheim) – termina il campionato al secondo posto dietro a Luca Cadalora.
Il secondo Mondiale
Gresini domina la stagione 1987 e si aggiudica il secondo Mondiale 125 con ben dieci trionfi in undici gare (Spagna, Germania, Monza, Austria, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Svezia, Cecoslovacchia e San Marino). La stagione successiva è rovinata da un infortunio mentre nel 1989 con la Aprilia conquista un podio a Misano.
I primi anni ‘90
Nel 1990 Fausto Gresini passa alla Honda e porta a casa un terzo posto in Spagna. Decisamente più convincente la stagione 1991, quando si laurea vicecampione del mondo dietro a Loris Capirossi grazie a due vittorie in Italia e in Austria.
Fausto arriva nuovamente secondo nel Mondiale 125 nel 1992 – anno in cui conquista l’ultimo successo (nonché l’ultimo podio) in Gran Bretagna) – dietro ad Alessandro Gramigni e appende il casco al chiodo al termine della stagione 1994.
Nasce Gresini Racing
A 33 anni Fausto Gresini si ritrova a dover scegliere se diventare un vecchio pilota o un giovane manager e opta per la seconda soluzione. Inizia a lavorare dietro le quinte nel Motomondiale e nel 1997 fonda un proprio team: il Gresini Racing.
Una scuderia che pensa in grande fin dagli esordi: debutto in classe 500 con una Honda affidata al brasiliano Alex Barros e un podio nella stagione d’esordio (terzo in Gran Bretagna). Il centauro sudamericano si migliora l’anno seguente e porta a casa altri due terzi posti in Repubblica Ceca e in Argentina.
Nel 1999 Gresini Racing passa alla 250 e al primo anno Capirossi chiude in terza posizione con tre vittorie (Malaysia, Olanda e Imola) il Mondiale vinto da Valentino Rossi. L’anno seguente tocca al giapponese Daijiro Kato portare a casa un “bronzo” iridato – titolo andato al francese Olivier Jacque – con quattro successi: Giappone, Portogallo, Rio de Janeiro e Pacifico.
Campioni del mondo
Il primo Mondiale per Gresini Racing arriva nel 2001 quando Kato si aggiudica il titolo iridato 250 davanti al connazionale Testuya Harada e al nostro Marco Melandri grazie a undici vittorie: Giappone, Sudafrica, Spagna, Francia, Catalogna, Gran Bretagna, Portogallo, Valencia, Australia, Malaysia e Rio de Janeiro.
La MotoGP
Nel 2002, in occasione del primo anno della MotoGP, la Gresini Racing torna nella classe regina del Motomondiale mentre nella 250 Roberto Rolfo arriva terzo nel campionato vinto da Melandri.
Fausto Gresini gestisce il team Movistar Honda nel 2003: un’annata di tragedie (la scomparsa di Kato ad aprile) e soddisfazioni (lo spagnolo Sete Gibernau vicecampione iridato MotoGP dietro a Rossi e davanti a Max Biaggi grazie a quattro successi in Sudafrica, Francia, Olanda e Germania).
Gibernau bissa il secondo posto nel Mondiale nel 2004 – sempre dietro a Valentino e davanti a Biaggi – grazie ad altri quattro trionfi (Spagna, Francia, Repubblica Ceca e Qatar) mentre l’anno seguente tocca a Melandri diventare vicecampione del mondo con due vittorie in Turchia e a Valencia dietro a Rossi e davanti allo statunitense Nicky Hayden.
Nel 2006 Gresini Racing gestisce il team Fortuna Honda e arrivano tre vittorie con Melandri (Turchia, Francia e Australia) e una con lo spagnolo Toni Elías (Portogallo). I due portano a casa cinque podi complessivi nel 2007 mentre l’anno successivo – in concomitanza con l’arrivo del nuovo main sponsor San Carlo – il team romagnolo non riesce a ottenere piazzamenti in “top 3”.
Dopo un anno di buio il team di Fausto Gresini torna sul podio nel 2009 e il miglior piazzamento arriva grazie al secondo posto a Indianapolis del sammarinese Alex de Angelis.
Moto2: esordio e trionfo
Gresini Racing prende parte nel 2010 alla prima stagione di sempre della Moto2 con una Moriwaki e conquista il titolo iridato al debutto grazie a Elías, capace di conquistare il Mondiale davanti al connazionale Julián Simón con sette vittorie: Spagna, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Indianapolis, San Marino e Giappone.
Marco Simoncelli
Marco Simoncelli disputa un’ottima stagione 2011 in MotoGP in sella alla Honda del Team Gresini culminata con un secondo posto in Australia ma perde la vita il 23 ottobre a Sepang in Malaysia. Per quanto riguarda la Moto2 l’unico evento rilevante è invece il trionfo di Michele Pirro a Valencia.
Tutte le classi
Nel 2012 nasce la Moto3 e Gresini Racing si cimenta anche in questa categoria del Motomondiale. Nello stesso anno lo spagnolo Álvaro Bautista conquista due terzi posti a San Marino e in Giappone mentre in Moto2 il britannico Gino Rea arriva secondo in Malaysia.
Due anni più tardi Bautista taglia il traguardo del GP di Francia in terza posizione, il belga Xavier Siméon arriva secondo in Argentina in Moto2 e in Moto3 Enea Bastianini conquista due seconde piazze in Catalogna e in Repubblica Ceca.
Da Honda ad Aprilia
Gresini Racing nel 2015 dice addio a Honda in MotoGP e passa alla Aprilia: tra i risultati più importanti di questa stagione troviamo la vittoria di Siméon in Germania in Moto2 e il terzo posto di Bastianini (grazie a un successo a San Marino) nel campionato di Moto3 vinto dal britannico Danny Kent.
L’anno seguente in Moto2 il britannico Sam Lowes trionfa in Spagna e in Aragona mentre Bastianini si laurea vicecampione Moto3 dietro al sudafricano Brad Binder grazie a una vittoria in Giappone. Risale invece al 2017 la vittoria dell’iberico Jorge Martín in Moto3 a Valencia.
Il Mondiale Moto3
Il team di Fausto Gresini domina il campionato Moto3 2018: Martín si aggiudica il titolo iridato con sette vittorie (Qatar, Americhe, Italia, Olanda, Germania, Aragona e Malaysia) davanti al compagno di scuderia, il nostro Fabio Di Giannantonio (per due volte sul gradino più alto del podio: Repubblica Ceca e Thailandia).
MotoE: debutto e titolo
Gresini Racing punta nel 2019 sulla neonata serie MotoE riservata alle moto elettriche e si aggiudica la prima edizione di sempre del campionato con Matteo Ferrari, trionfatore nei due GP di San Marino. Ferrari diventa vicecampione nel 2020 con due successi (San Marino ed Emilia-Romagna gara 2) e nello stesso anno in Moto3 lo spagnolo Jeremy Alcoba chiude in terza posizione il GP del Portogallo.
Il Covid-19
Il 27 dicembre 2020 Fausto Gresini viene ricoverato all’ospedale di Bologna dopo aver contratto il Covid-19 e scompare il 23 febbraio 2021.
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