Chi sono gli utenti vulnerabili della strada e cosa sapere

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Guidare un’auto o qualsiasi altro veicolo comporta chiaramente il rispetto delle regole che, in Italia, ritroviamo nel Codice della Strada, utili per guidare in sicurezza, sia per se stessi che per gli altri utenti della strada. Già nel 2020 erano state introdotte alcune novità per quanto riguarda, ad esempio, l’utilizzo del cellulare alla guida. Con il 2021 sono entrate in vigore altre regole, tra cui anche quelle sulla categoria degli utenti vulnerabili. Vediamo di che cosa si tratta e cosa bisogna sapere.

Le novità del Codice della Strada 2021

Dal 1° gennaio 2021 è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, introducendo una categoria definita degli “utenti vulnerabili”. Chi sono? Tutti i soggetti più a rischio come i pedoni, i ciclisti, i conducenti di ciclomotori e motocicli e i soggetti disabili. Nei loro confronti, sono state previste differenti nuove misure che mirano ad agevolare loro gli spostamenti e ridurre i disagi.

Non è tutto: per il 2021 diminuiscono gli importi delle sanzioni più alte, quelle che prevedono il versamento di una somma che supera i 250 euro. Per queste multe infatti è prevista una diminuzione dello 0,2% grazie all’adeguamento dell’inflazione.

Gli utenti vulnerabili nel Codice della Strada

Questi utenti sono i soggetti più esposti a rischi su strada e quindi, come abbiamo già anticipato, si tratta di:

  • persone con disabilità;
  • pedoni;
  • ciclisti;
  • conducenti di ciclomotori e motocicli.

Pedoni e disabili sono quelli maggiormente in difficoltà in queste determinate situazioni:

  • marciapiedi troppo alti;
  • difficoltà con passeggini e carrozzine;
  • difficoltà con auto parcheggiate sui marciapiedi o con veicoli che ostruiscono ogni altro passaggio.

È questo il motivo per cui il Codice della Strada prevede che gli attraversamenti pedonali potranno essere rialzati a filo del marciapiede. Le strisce devono essere anche ritinteggiate per aumentarne la visibilità. Attenzione: da quest’anno sulle strisce i pedoni avranno sempre la precedenza rispetto ai veicoli, mentre fino all’anno scorso avevano il diritto alla precedenza solo dopo aver iniziato a impegnare le strisce.

Dopo l’omologazione del contrassegno auto per i disabili, che permette l’accesso ai parcheggi riservati e, in alcuni casi, a strade pedonali, sarà consentito alle motocarrozzette di circolare anche sulle piste ciclabili. Sono anche previste delle sanzioni più dure a tutti coloro che si permettono di posteggiare sulle aree riservate senza averne diritto.

Si è parlato molto anche della possibilità di introdurre dei parcheggi riservati alle donne in gravidanza o neo mamme con bambini fino a due anni; chiaramente anche in questo caso servirebbe un apposito contrassegno (rosa) da esporre sul parabrezza.

Attenzione a non sostare abusivamente negli spazi che servono per la ricarica dei veicoli elettrici senza usufruire del servizio. Forse non tutti ancora lo sanno, ma l’azione è grave, perché toglie la possibilità di fare rifornimento di energia a chi ne ha realmente bisogno. Per questo è un comportamento punito con una multa e la decurtazione di 2 punti della patente.

Oltra ad alzare gli attraversamenti pedonali (strisce) a livello del marciapiede, si prevede addirittura la scelta di vernici colorate o dispositivi di segnalazione luminosa o anche sensori di pericolo in grado di attivarsi al passaggio dei pedoni, per aumentare la sicurezza di questi utenti vulnerabili. Le strisce pedonali insomma devono essere più facilmente individuabili da chiunque viaggi in auto o su un altro veicolo.

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