Passaggio di proprietà auto, quali costi bisogna sostenere
Quando devi vendere o comprare una macchina di seconda mano, è necessario fare il passaggio di proprietà. La procedura serve per trascrivere la titolarità di un veicolo nei pubblici registri, che in questo caso passa da un soggetto ad un altro. Vediamo come si esegue e quanto costa.
Passaggio di proprietà auto, cosa fare
Nel caso in cui quindi tu debba acquistare l’auto usata e non sai quali procedure seguire per il passaggio di proprietà, le possibilità che hai sono due:
- la prima è rivolgersi ad un’agenzia di pratiche per veicoli, a cui ovviamente dovrai pagare i costi della pratica e la tariffa per il servizio offerto;
- fare tutto autonomamente.
I documenti che servono per fare il passaggio di proprietà dell’auto
Per eseguire il passaggio di proprietà auto è necessario avere con sé i seguenti documenti:
- certificato di proprietà della vettura, anche in formato digitale;
- carta di circolazione in originale e una fotocopia;
- documento d’identità del venditore dell’auto usata;
- due copie del documento d’identità e del codice fiscale dell’acquirente del veicolo;
- modulo TT 2119, è quello che serve per fare la richiesta di aggiornamento della carta di circolazione e che si può reperire gratuitamente presso gli sportelli telematici dell’automobilista presenti su tutto il territorio nazionale.
Quali sono i costi del passaggio di proprietà?
Il passaggio di proprietà ha dei costi fissi e dei costi che invece variano a seconda del luogo di residenza e dei Kw/cavalli di potenza del mezzo. Iniziamo ad analizzare i costi fissi:
- imposta di bollo di 32,00 euro per la presentazione dell’atto al PRA e il rilascio del certificato di proprietà, diventano 48,00 se l’atto non è redatto sul CdP;
- imposta di bollo di 16,00 euro per il rilascio dell’aggiornamento della carta di circolazione;
- diritti ex MCTC per 10,20 euro;
- emolumento ACI pari a 27,00 euro.
La somma dei costi fissi è di 85,20 euro. A questi bisogna aggiungere anche il pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (Ipt), il cui importo cambia a seconda dei Kw/cavalli dell’auto e della provincia in cui risiede l’acquirente. Se la potenza delle auto è minore di 53 kiloWatt, allora l’importo dell’Ipt viene determinato in misura fissa; nel caso contrario invece si pagano generalmente tra 3,51 e 4,56 euro a KW, è la provincia a decidere.
Ogni provincia può anche stabilire una maggiorazione fino al 30% sul costo dell’Imposta Provinciale di Trascrizione. Ci sono inoltre delle particolari categorie di veicoli esenti dal pagamento di questa imposta, l’Ipt, come i motocicli, le minivolture, categorie specifiche di disabili (questo è indicato nell’art 8. L. 449/97 e art. 30, comma 7, L. 388/00), le associazioni di volontariato (art. 8 L. 266/91). Altri mezzi hanno diritto ad una riduzione del costo dell’imposta, previa presentazione di documentazione a supporto della richiesta: si tratta di veicoli storici (art. 63 L. 342/00) o speciali (art. 56, comma 8, D.Lgs 446/97).
Infine, ricordiamo un’ultima cosa già accennata in apertura: se decidi si non muoverti autonomamente ma di far seguire l’intera pratica ad un’agenzia che si occupa del passaggio di proprietà, devi pagarne le spese, che mediamente si aggirano attorno ai 150 euro. Il passaggio di proprietà quindi non ha un costo fisso, per determinare la spesa da versare bisogna tenere conto di alcuni dati fissi e altri variabili, quelli visti finora.
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