Multe, quali sono quelle che arrivano a casa
A volte, guidando la propria auto, ci rendiamo conto di aver commesso un’infrazione e quindi restiamo in attesa della punizione che tanto temiamo, in questo ci si aspetta che arrivi la multa a casa. Vediamo quali sono in particolare quelle che arrivano via posta.
Multe a casa: quanti giorni per la notifica?
Il termine è di 90 giorni, anche se ci sono dei casi in cui può variare. Per Legge non può decorrere un periodo di tempo più lungo di questo per la contestazione dell’infrazione, il termine viene calcolato dal momento in cui il trasgressore ha violato il Codice della Strada. Ai fini del rispetto del termine si considera però il momento in cui la Polizia spedisce il verbale, non quello in cui ricevi si riceve a casa, ma quello esatto nel quale viene portato all’ufficio postale per l’invio della raccomandata. Quindi in realtà ai 90 giorni si deve aggiungere anche il tempo necessario al postino per consegnare la posta, tra i 6-7 giorni al massimo.
Quali sono le multe che arrivano a casa?
La regola prevede la possibilità di contestazione immediata per ogni multa, oggi però vi sono in effetti moltissime eccezioni, per questo i termini della questione si sono praticamente capovolti e quindi la maggior parte delle contravvenzioni viene contestata in modalità differita.
Nel Codice della Strada possiamo trovare l’elenco di tutti i casi in cui le multe vengono spedite direttamente all’indirizzo del proprietario dell’auto, non arrivano infatti direttamente al conducente (se dovesse essere un’altra persona) perché gli agenti della Polizia ovviamente non ne conoscono l’identità. Vediamo i casi specifici in cui la multa arriva a casa:
- vettura che non si arresta quando il semaforo è rosso;
- auto che viene guidata ad una velocità elevata, tanto che la Polizia non è in grado di raggiungerla senza creare situazioni pericolose per il traffico;
- conducente dell’auto che effettua un sorpasso vietato e azzardato, anche in questo caso la Polizia evita eventuali inseguimenti pericolosi;
- la contravvenzione viene accertata con telecamere o altri sistemi che permettono che l’accertamento dell’infrazione stessa avvenga quando l’auto è già lontana. Si parla ad esempio di telecamere sui semafori, telelaser, divieto di sosta “ripreso” dalle telecamere delle auto della Polizia;
- l’agente accerta la violazione nel momento in cui il proprietario dell’auto è assente, parliamo ad esempio di divieto di sosta, parcheggio in luoghi non autorizzati (strisce gialle, posti per disabili, strisce blu senza pagare). Il conducente trova la multa sull’auto, che viene però anche spedita a casa con indicati i termini di pagamento o per il ricorso;
- veicoli non autorizzati che accedono in ZTL, centri storici, aree pedonali, piazzole di carico e scarico di merci o altro;
- eccesso di velocità rilevato con autovelox (di qualsiasi tipologia) o tutor in autostrada. Ricordate che, in questo caso, le rilevazioni che avvengono in città richiedono la contestazione immediata in ogni caso, la multa quindi non potrà mai essere inviata a casa del conducente. Se invece la contravvenzione viene rilevata nelle strade urbane principali a scorrimento ed extraurbane secondarie, è possibile anche la contestazione differita: il Prefetto però deve avere autorizzato, su quel tratto di strada, l’uso degli apparecchi in modalità automatica. Per quanto riguarda invece le multe che si prendono in autostrada e sulle strade extraurbane principali, vale sempre la contestazione differita, anche senza autorizzazioni specifiche da parte del Prefetto.
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