Revisione dell’impianto frenante: come si svolge
La revisione auto in Italia è obbligatoria per ogni veicolo, anche quando pare che tutto sia in ottime condizioni, è necessario farla per Legge. La mancanza di revisione infatti comporta una multa molto cara, che va da circa 170 euro a circa 8.000 euro, a seconda dei casi. La revisione auto è un controllo periodico necessario per verificare che l’auto sia in sicurezza, quanto rispetta l’ambiente e quanto consuma.
Durante la revisione le auto vengono sottoposte a differenti test che servono a verificare determinati parametri delle vetture e le condizioni generali in termini di emissioni e di sicurezza per sè stessi e gli altri utenti della strada. Si tratta di controlli che servono per accertare che il veicolo mantenga le condizioni di omologazione negli anni, come appena uscito dal concessionario. Tra i vari controlli che vengono effettuati dal meccanico nel centro autorizzato, anche l’impianto frenante viene testato, per verificarne il funzionamento e quindi ovviamente la sicurezza.
Revisione auto: i controlli all’impianto frenante
Come tutti i componenti che vengono sottoposti a sollecitazione, anche i freni di ogni veicolo sono chiaramente soggetti a usura e con il tempo la loro efficienza diminuisce man mano. È fondamentale che tutti i freni invece funzionino sempre alla perfezione, per la sicurezza di conducente, passeggeri e altri utenti della strada. L’automobilista deve prestare particolare attenzione allo stato dell’impianto frenante della sua auto, in ogni momento, non solo in occasione della revisione, anche durante l’utilizzo.
Ma come avvengono i controlli durante la revisione? Il freno di stazionamento, quello che comunemente chiamiamo freno a mano, e il freno di servizio sono i primi ad essere testati e collaudati dal personale qualificato che si occupa delle verifiche periodiche. Durante la revisione, l’auto viene posta su una piastra di frenatura o un particolare rullo in grado di rilevare eventuali problemi a qualsiasi parte dell’impianto frenante.
Si procede quindi con la misurazione dell’azione frenante, che deve sempre essere omogenea e equilibrata, del grado di frenata delle quattro ruote e dello squilibrio dinamico, che potrebbe essere molto pericoloso e portare a degli sbandamenti dell’auto durante la frenata su strada. In seguito si verifica che il freno a mano si inserisca correttamente e sia pienamente efficiente.
I segnali di possibile malfunzionamento dell’impianto frenante
Oltre alla revisione periodica, in cui il meccanico ovviamente va a verificare il perfetto funzionamento dei freni, ogni automobilista deve prestare attenzione all’efficienza dell’impianto frenante della sua auto. Ci sono ad esempio dei segnali che non vanno sottovalutati, tra questi:
- rumori in fase di frenata, che potrebbero dipendere da differenti fattori. L’attrito tra le pastiglie e i dischi, se molto usurati o se invece uno dei due componenti è stato appena sostituito, è uno dei maggiori segnali;
- allungamento dello spazio di frenata, questo ovviamente è un segnale molto chiaro di malfunzionamento dei freni. Potrebbero essere usurate le ganasce, danneggiate le pastiglie dei freni o ancora potrebbe essere esaurito il liquido;
- il freno a mano che si blocca o che non resta inserito, assolutamente da far controllare. La causa solitamente è l’usura del meccanismo perché datato.
Ricordate comunque sempre che qualsiasi veicolo è dotato di differenti spie luminose che segnalano i problemi che eventualmente insorgono. Nel caso in cui quindi una di queste lucine si accende, non sottovalutatela mai e rivolgetevi al vostro meccanico di fiducia.
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