F1 – de Portago e Alonso, i piloti spagnoli in Ferrari prima di Sainz Jr.
Carlos Sainz Jr. sarà il terzo pilota spagnolo di sempre a guidare una Ferrari in F1.
Di seguito troverete la storia “rossa” degli altri due driver iberici che hanno avuto l’onore di rappresentare la Scuderia di Maranello nel Circus: Alfonso de Portago e Fernando Alonso.
Alfonso de Portago e la Ferrari
Nobile, viveur, appassionato di cavalli e bob (terzo ai Mondiali di Sankt Moritz) e – nel tempo libero – anche pilota. Alfonso de Portago (nome esteso Alfonso Antonio Vicente Eduardo Angel Blas Francisco de Borja Cabeza de Vaca y Leighton, 11° marchese di Portago) nasce a Londra (Regno Unito) l’11 ottobre 1928: talentuoso e con una disponibilità finanziaria enorme, inizia a farsi notare nel mondo delle corse degli anni ‘50 grazie a una serie di risultati interessanti ottenuti nell’endurance.
Nel 1956 de Portago corre gli ultimi quattro GP del Mondiale F1 al volante di una Ferrari D50 risultando complessivamente più lento dei compagni di scuderia: l’argentino Juan Manuel Fangio, il britannico Peter Collins e il nostro Eugenio Castellotti. Al debutto in Francia si ritira per un problema al cambio e due settimane più tardi si riscatta in Gran Bretagna diventando il primo pilota spagnolo di sempre a salire sul podio in Formula 1: a Silverstone corre per 83 giri, lascia la monoposto a Collins (che ha bisogno di punti iridati) mentre si trova in terza posizione e il compagno inglese taglia il traguardo al secondo posto. Non eccezionali le altre due gare stagionali in Germania e in Italia, terminate con due ritiri.
Alfonso de Portago inizia alla grande il Mondiale F1 1957 con un quinto posto a Buenos Aires (migliore tra i piloti Ferrari) in coppia con l’argentino José Froilán González ma non ha modo di proseguire l’avventura nel Circus: scompare il 12 maggio 1957 a Cavriana (provincia di Mantova) durante la Mille Miglia, una settimana prima della seconda tappa del campionato del mondo di Formula 1.
Fernando Alonso e la Ferrari
Fernando Alonso – nato il 29 luglio 1981 a Oviedo (Spagna) – arriva in Ferrari nel 2010 dopo due Mondiali F1 vinti (2005 e 2006) e un triennio ricco di delusioni in McLaren e in Renault.
Il pilota spagnolo – chiamato a Maranello per sostituire Kimi Räikkönen e per affiancare il brasiliano Felipe Massa – inizia alla grande la stagione con una vittoria in Bahrein e mostra ottime cose nella seconda parte dell’anno con altri quattro successi (Germania, Italia, Singapore e Corea del Sud) ma perde il titolo all’ultima gara contro Sebastian Vettel a causa di un errore ai box degli uomini del Cavallino.
Nel 2011 Fernando Alonso – a causa della supremazia della Red Bull – si deve accontentare di una sola vittoria (Gran Bretagna) mentre l’anno seguente ottiene tre successi (Malaysia, Europa e Germania), balza in testa al Mondiale ma deve arrendersi alla rimonta finale di Vettel terminando la stagione in seconda posizione.
Alonso diventa vicecampione del mondo per la terza volta in quattro anni anche nel 2013, quando conquista gli ultimi due successi in F1 in carriera (Cina e Spagna). Da dimenticare l’ultima stagione in rosso, quella del 2014: più veloce del nuovo compagno Räikkönen ma con una monoposto poco competitiva.
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