Mitch Evans e James Calado, intervista ai piloti del team Jaguar Formula E
Il campionato Formula E 2019/2020 si è fermato a causa del coronavirus ma i piloti impegnati nella sesta stagione della serie riservata alle monoposto elettriche continuano a gareggiare virtualmente in un torneo di esports chiamato Formula E Race at Home Challenge.
In questo periodo di stop al motorsport abbiamo avuto modo di intervistare – in una videochat insieme a giornalisti di altre testate – Mitch Evans e James Calado, i due portacolori del team Jaguar.
Mitch Evans: il protagonista del team Jaguar in Formula E
Mitch Evans – nato il 24 giugno 1994 a Auckland (Nuova Zelanda) corre in Formula E con la Jaguar da quattro stagioni e fino a questo momento è stato l’unico a portare podi (4) e vittorie (2: Roma 2018/2019 e Città del Messico 2019/2020) alla scuderia britannica.
Il pilota oceanico si è fatto conoscere a livello locale vincendo prima con i kart e poi con le monoposto e nel 2012 si è aggiudicato la serie GP3. Attualmente occupa la seconda posizione nel campionato Formula E 2019/2020.
A casa a Monte Carlo. Guardo Netflix, ho comprato una macchina per il caffè espresso e cerco di imparare il francese per comunicare meglio qui. Ho sempre voluto farlo ma prima non avevo il tempo.
Mi mancano molte cose: guidare, viaggiare con il team in luoghi incredibili, correre per Jaguar, vivere l’ambiente della squadra, competere contro alcuni dei migliori piloti del mondo. Non posso scegliere una cosa in particolare ma se dovessi farlo direi il correre.
Quando torneremo in pista sarà probabilmente a porte chiuse ma non so quanto potrà durare questa situazione. Spero che le varie categorie riusciranno a sopravvivere a questo momento.
Un’opportunità per andare avanti in un momento difficile. Sarò sempre riconoscente per questo.
No. Ora ho una Land Rover Range Rover ibrida. Vorrei una I-Pace ma sfortunatamente non ho una presa elettrica a disposizione nella mia casa a Monte Carlo.
James Calado: il re dell’endurance al debutto in Formula E
James Calado – nato il 13 giugno 1989 a Cropthorne (Regno Unito) – ha debuttato in Formula E meno di sei mesi fa dopo anni passati nell’endurance.
Un talento dei kart (campione europeo ICA 2005 davanti al francese Jean-Éric Vergne) in grado di farsi valere con le monoposto (vicecampione britannico F3 nel 2010 dietro a Vergne, vicecampione GP3 dietro al finlandese Valtteri Bottas) e con le auto a ruote coperte (campione del mondo WEC LMGTE Pro nel 2017 al volante della Ferrari 488). Debuttante in Formula E, si trova al momento al 16° posto della classifica Piloti 2019/2020.
Sto trascorrendo il periodo di isolamento a Cardiff e sto approfittando di questi giorni in casa per lavorare sulle mie moto e per tenermi in forma. Non amo molto leggere, so che dovrei ma preferisco fare altro.
In Formula E c’è tanta tecnologia da imparare: non si tratta solo di salire in macchina e guidare, bisogna tener conto dell’efficienza.
La Formula E è elettrica e questo è il futuro: molte tecnologie si stanno convertendo all’elettrico, non solo l’automobile. Non dico che supererà la F1, questo non lo so, perché la Formula 1 resta una delle massime espressioni del motorsport.
Un gruppo fantastico di ragazzi intelligenti determinato a vincere. Un bel momento per la mia carriera, considerato che sono un pilota britannico appassionato di Jaguar che ha firmato un contratto per una Casa britannica.
Sì: una F-Type.
L’articolo Mitch Evans e James Calado, intervista ai piloti del team Jaguar Formula E proviene da Icon Wheels.
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