Autovelox, come funzionano e quanti tipi ne esistono
I sistemi di autovelox sono disposti in differenti punti delle strade che attraversano tutta Italia e servono per controllare che gli automobilisti rispettino i limiti di velocità imposti dalla Legge. Si distinguono in fissi e mobili, vediamo come funzionano e a quanto ammontano le multe per eccesso di velocità.
La differenza tra autovelox fisso e mobile
Iniziamo a parlare dell’autovelox fisso, dispositivo che serve a monitorare la velocità di percorrenza delle auto in determinati tratti stradali. È munito di fotocellula e posizionato in maniera stabile. Lo strumento misura la velocità istantanea dei veicoli e scatta una foto alla targa dei mezzi che superano il limite consentito in quel tratto. Per il funzionamento dell’autovelox fisso non serve la presenza di una pattuglia, il sistema deve essere visibile e posto all’interno di un box a lato della carreggiata, accompagnato da una segnalazione preventiva.
L’autovelox mobile invece ha lo stesso obiettivo ma non prevede alcuna stabilità e si distingue in videovelox e telelaser. Il primo viene montato sulle auto delle Forze dell’Ordine e funziona come il sistema fisso, rilevando la velocità delle vetture, registrando la targa su un supporto video. Il telelaser invece viene usato nei posti di blocco e funziona con una pistola laser che rileva la velocità dei veicoli di passaggio.
Come funzionano gli autovelox nelle ore notturne
La prima cosa da tenere ben presente è che gli autovelox funzionano sempre, giorno e notte, anche in condizioni di scarsa illuminazione. Il dispositivo scatta una foto alla targa delle auto che superano il limite di velocità consentito a qualsiasi condizione. L’unica differenza è per gli autovelox a infrarossi: di notte il flash non scatta, la foto viene comunque fatta, ma l’automobilista non se ne rende immediatamente conto.
Dove vengono posizionati gli autovelox
È bene rispettare sempre i limiti di velocità imposti dal Codice della Strada, per evitare multe salate e di causare incidenti. È utile sapere dove sono posizionati gli autovelox lungo le tratte stradali che percorriamo; sul sito della Polizia di Stato vengono aggiornate di settimana in settimana le informazioni relative al posizionamento degli strumenti di controllo della velocità, divise per Regioni. Inoltre viene inserita anche la programmazione dei servizi di controllo della velocità con autovelox mobili.
A quanto ammontano le multe che scattano con gli autovelox
L’autovelox scatta una foto alla targa delle auto che superano il limite di velocità consentito, in breve viene poi notificata la sanzione presso la residenza del proprietario del veicolo. L’art. 142 del Codice della Strada riporta il costo delle multe per eccesso di velocità, “per chi supera i limiti massimi di non oltre 10 km/h, la sanzione amministrativa prevede il pagamento di una somma da euro 41 a euro 168, per chi supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità la multa va da euro 168 a euro 674, per chi supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti la sanzione amministrativa prevede il pagamento di una somma da euro 527 a euro 2.108. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi. Chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 821 a euro 3.287. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi”. Oltre a rischiare di incorrere quindi in una multa salata, è bene evitare di superare i limiti consentiti perché potrebbe essere pericoloso anche per la sicurezza degli utenti della strada.
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