Aston Martin DBX: la prima SUV di lusso del marchio inglese
Da oggi la sigla DBX passerà alla storia, in Casa Aston Martin, per aver dato il nome al primo SUV di lusso del brand inglese. Una vera rivoluzione dopo 106 anni di storia. Presentata in anteprima mondiale in queste ore, la nuova Aston Martin DBX rappresenta l’ingresso, piuttosto in ritardo, del marchio d’Oltremanica nel segmento delle sport utility di lusso, iniziato già da molti anni con la Range Rover e ora più che mai prolifico con praticamente tutti i marchi di lusso e sportivi a presidiarlo con le loro proposte, da Porsche a Rolls Royce.
Dimensioni extra large, performance sportive e doti da fuoristrada (leggero)
Nonostante sia una SUV dalle dimensioni considerevoli (5.039 mm X 2.220 mm X 1.680 mm e un passo di 3.060 mm) l’Aston Martin DBX dichiara prestazioni da sportiva di razza: da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e 291 km/h di velocità massima. Sotto il cofano monta il V8 biturbo da quattro litri, di origine Mercedes-AMG, già adottato dalla DB11 e dalla Vantage, con 550 CV di potenza e una coppia di 700 Nm. Ma questa proposta a ruote alte di Aston Martin, oltre alle performance su asfalto, deve saper garantire comfort di marcia anche fuoristrada. Per questo monta sospensioni pneumatiche adattive e un sistema elettrico a 48 volt, con cui è in grado di elevare l’altezza da terra di 45 mm, o ribassarla di 50 mm.
La trasmissione è affidata a un cambio con convertire di coppia a nove rapporti, abbinato a un sistema di trazione integrale con differenziale centrale attivo e differenziale posteriore che include il sistema antislittamento eDiff. Insieme allo sterzo specifico, tarato per offrire una risposta veloce e un handling sportivo, queste caratteristiche fanno della Aston Martin DBX, almeno sulla carta, un’auto sportiva e polivalente. E per mantenere contenuti i livelli di consumi ed emissioni, la DBX conta su un sistema di disconnesssione dei cilindri che, insieme a una struttura in alluminio che mantiene il peso sui 2.245 kg (con distribuzione 54%-46%), garantisce una relativa buona efficienza e una buona rigidità.
Abitacolo raffinato e spazioso
L’abitacolo, da buona Aston Martin che si rispetti, è elegante e raffinato prima di tutto. Dispone di un tetto panoramico che copre praticamente tutta la superficie, finestrini privi di cornice, poggiabbraccia individuali anteriori, una console organizzata su due livelli, un design ergonomico e tanto spazio per le due file di sedili. Degni di nota anche i materiali pregiati come tessuti in lana all’80% o il materiale derivato dal lino che sostituisce la fibra di carbonio. Al centro della console domina lo schermo da 10,25 pollici che fa da interfaccia al sistema di infotainment, mentre il quadro strumenti adotta un display digitale da 12,3 pollici.
L’Aston Martin DBX sarà fabbricata presso gli stabilimenti inglesi di St. Ahan (in Galles) e i primi 500 clienti avranno a un il pacchetto 1913 Package con loghi personalizzati e placche commemorative, oltre ad essere ispezionate e consegnate personalmente dal direttore generale di Aston Martin, Andy Palmer.
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