Pagani, la storia
La Pagani è nata all’inizio degli anni ‘90 ma è già da tempo il brand di riferimento nel settore delle hypercar. Scopriamo insieme la storia di questo marchio nato dal sogno di un imprenditore argentino: un’azienda che sforna dal 1999 gioielli su quattro ruote apprezzati in tutto il mondo.
Pagani: la storia
La Pagani vede la luce ufficialmente nel 1992 quando Horacio Pagani (ex dipendente Lamborghini e creatore di un’azienda – la Modena Design – specializzata nella realizzazione di parti in materiali compositi per la F1 e per l’industria aerospaziale) decide di realizzare l’automobile più coinvolgente del mondo. Dopo sette anni di lavoro il modello di serie prende vita.
La Zonda
La prima Pagani di sempre – la Zonda C12 – vede la luce al Salone di Ginevra 1999: la prima vettura stradale della storia omologata con carbonio completamente a vista ospita un motore 6.0 V12 Mercedes-AMG da 450 CV.
L’anno seguente arriva la Zonda S (7.0 da 551 CV) e nel 2002 il propulsore beneficia di un ulteriore aumento di cilindrata (7,3 litri) e di potenza (555 CV).
La Zonda Roadster
La Pagani Zonda Roadster presentata al Salone di Ginevra 2003 rappresenta una svolta per la Casa di San Cesario sul Panaro. La variante scoperta della supercar emiliana non è solo sportiva come la coupé ma anche più curata nei dettagli: tetto in carbonio con montanti pieghevoli, cella centrale rivista, roll-bar dietro i sedili che incorniciano i diffusori dell’impianto hi-fi, pulsante di accensione sul pomello del cambio, cerchi in alluminio forgiato da 19”, due ampie finestre sul cofano posteriore per ammirare il motore attraverso lastre di Lexan e reti metalliche.
La Zonda F
Nel 2005 nasce la Pagani Zonda F da 602 CV, una variante della hypercar modenese che omaggia il pilota argentino Juan Manuel Fangio. L’anno seguente è la volta della Roadster: 650 CV, allestimento Clubsport e nuovi tessuti triassali in carbonio che permettono di riprogettare il telaio.
La Zonda R
La Pagani Zonda R del 2009 destinata alla pista è molto diversa dalle Zonda “normali” visto che presenta 3.270 componenti nuovi. Un gioiello non omologato per la circolazione su strada che può vantare il telaio in carbo-titanio, i bulloni in ergal e titanio, le barre anti sfondamento, l’impianto di estinzione, i sedili omologati FIA e conformi allo standard Hans e il cambio robotizzato Xtrac con velocità di cambiata di 20 ms. Il motore? Un 6.0 V12 da 750 CV.
Nel 2013 – con la Huayra già in commercio – debutta l’evoluzione Zonda Revolución con 800 CV.
La Zonda Cinque
Risale sempre al 2009 la Pagani Zonda Cinque: la versione stradale più estrema del primo capolavoro di Horacio, nata su richiesta del concessionario ufficiale di Hong Kong e realizzata in cinque esemplari, genera una potenza di 678 CV e un carico aerodinamico di 750 kg a 300 km/h. Nuovo spoiler anteriore, alettone regolabile di nuovo disegno, fondo piatto e scivoli posteriori modificati. La prima auto stradale con struttura centrale monoscocca in carbonio-titanio presenta inoltre alcune soluzioni aerodinamiche prese in prestito dalla R come le prese d’aria sui cofani e sul tetto.
Nel 2010 tocca alla Zonda Roadster Cinque e alla Zonda Tricolore, creata per celebrare i 50 anni delle Frecce Tricolori.
La Huayra
La Pagani Huayra, l’erede della Zonda, viene svelata nel 2011: nuova monoscocca centrale in carbonio-titanio, serbatoio integralmente posizionato nella parte più protetta del telaio e un motore 6.0 V12 biturbo benzina – sempre di origine Mercedes – da 730 CV.
La Pagani Huayra BC – dedicata a Benny Caiola, primo cliente della Casa di San Cesario sul Panaro, e caratterizzata da un motore da 755 CV e da un’aerodinamica più curata – nasce nel 2016. L’anno successivo arriva la Huayra Roadster con 764 CV mentre la Huayra BC Roadster da 799 CV entra in commercio nel 2019.
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