Audi A6, la storia del design
L’Audi A6 non è solo l’ammiraglia più amata dagli italiani ma è anche la segmento E che nel corso della sua carriera ha mostrato le scelte stilistiche più coraggiose (la BMW serie 5 è stata audace per una sola generazione).
Scopriamo insieme la storia del design dell’Audi A6, l’evoluzione delle forme delle cinque serie della “berlinona” tedesca.
Audi A6 prima generazione C4 (1994)
La prima serie dell’Audi A6 non è altro che un restyling dell’ultima serie della 100. Forme molto razionali e anche un po’ datate.
Audi A6 seconda generazione C5 (1997)
La seconda generazione dell’Audi A6 nasce nel 1997 e porta una rivoluzione di design nel “polveroso” segmento delle ammiraglie. La zona posteriore della variante berlina è ancora oggi molto originale mentre la versione station wagon Avant è più tradizionale.
Nel 2000 arriva la variante allroad che regala un look (e contenuti) off-road alla familiare mentre due anni più tardi è la volta di un leggerissimo restyling.
Audi A6 terza generazione C6 (2004)
La terza serie della A6 è uno dei modelli stilisticamente più rilevanti della Casa di Ingolstadt: è lei, infatti, che porta al debutto la calandra “single frame” Audi. Il lieve lifting del 2008 porta leggere modifiche allo stile.
Audi A6 quarta generazione C7 (2011)
In occasione della quarta generazione – svelata nel 2011 – l’Audi A6 si presenta con forme più cattive e con linee che esprimono sportività da tutti i pori.
Anche in questo caso il restyling (del 2015) non porta cambiamenti rilevanti, come da tradizione del marchio dei quattro anelli.
Audi A6 quinta generazione C8 (2018)
La quinta generazione dell’Audi A6 – quella attualmente in commercio – è la prima variante dell’ammiraglia di Ingolstadt simile nel design alla precedente: una soluzione di continuità spesso utilizzata dai brand tedeschi ma mai (fino all’attuale serie) dalla “segmento E” teutonica.
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