Mercedes classe B, la storia del design
Il segreto del successo della Mercedes classe B, la monovolume straniera più amata dagli italiani, non è certamente il design: la MPV “premium” di Stoccarda, caratterizzata da uno stile razionale (con qualche guizzo nell’abitacolo), ha conquistato il pubblico più con la sostanza che con l’apparenza.
Scopriamo insieme la storia del design della Mercedes classe B, l’evoluzione delle forme delle tre serie della monovolume compatta tedesca.
Mercedes classe B prima generazione (2005)
La prima generazione della Mercedes classe B – nata nel 2005 – presenta forme eleganti impreziosite da un tocco di grinta proveniente dal frontale massiccio.
Il restyling del 2008 porta una mascherina più raffinata (tre listelli orizzontali anziché quattro) ispirata a quella della classe R.
Mercedes classe B seconda generazione (2011)
La seconda generazione della Mercedes classe B vede la luce nel 2011 ed è, a nostro avviso, la serie stilisticamente più originale. Non tanto per le proporzioni esterne (che rendono la monovolume della Stella più bassa e più filante dell’antenata), quanto piuttosto per la plancia, impreziosita da cinque bocchette d’aerazione circolari simili a quelle adottate nientepopodimeno che dalla supercar SLS.
In occasione del leggero restyling del 2015 il frontale guadagna più personalità: mascherina con due listelli orizzontali anziché tre e, soprattutto, paraurti con prese d’aria più grandi.
Mercedes classe B terza generazione (2018)
La terza generazione della Mercedes classe B svelata nel 2018 è quella con il design più sportivo: visivamente sembra molto più larga e “piantata” a terra dell’antenata (pur essendosi allargata di un solo centimetro) e il muso basso aumenta la grinta.
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