Glossario della guida sportiva: la posizione di guida
I film americani non sono mai stati buoni insegnanti: “piloti” che guidano con un braccio lungo sul volante, mentre l’altro che armeggia con il cambio. Non è una posizione di guida da imitare, è uno scempio.
La posizione di guida giusta, non solo nella guida sportiva, è importantissima. Quando si corre in pista o si va forte, è fondamentale.
Personalmente, spendo svariati minuti ogni volta che salgo su una nuova macchina per trovare la seduta giusta, e non riesco a “correre” finché non mi sento a mio agio.
Questo perché le braccia si devono muovere libere di muoversi, senza sforzo; devo raggiungere i pedali con la giusta flessione delle game, e soprattutto devo essere ben saldo con fianchi e spalle.
Solo così mi sento in una situazione di controllo.
Ma andiamo per gradi.
Lo schienale è il primo elemento da regolare: dev’essere abbastanza dritto e piuttosto vicino (ma non troppo) al volante, in modo da lasciarvi le gambe flesse quanto basta per poter sfruttare tutto l’affondo dei pedali senza farvi venire i crampi.
Il volante poi dev’essere regolato di conseguenza, abbastanza alto da consentirvi un’impugnatura “nove e un quarto” naturale sul volante, e abbastanza vicino da permettervi di muovere le braccia liberamente senza mai tenderle anche quando c’è bisogno di sterzare parecchio.
Le braccia tese, infatti, non consentono un perfetto controllo del volante e bisogna applicare più forza per sterzare.
Insomma, la posizione di guida corretta è il punto di partenza della guida sportiva: senza una giusta posizione non si possono utilizzare i comandi dell’auto al loro meglio e quindi avere la situazione sotto controllo.
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