Drifting: glossario della guida sportiva
Il drifting, che significa letteralmente “andare alla deriva”, è un modo di guidare l’auto, oltre ad essere una disciplina sportiva a livello mondiale. In parole povere: driftare significa guidare l’auto di traverso, quindi con una sbandata controllata.
Nella disciplina sportiva si possono usare solo auto derivate da quelle di serie e con la trazione posteriore, ma ovviamente si può driftare per puro diletto con qualsiasi auto – purché sia a trazione posteriore, o al massimo integrale.
Perché non con le auto a trazione anteriore? Semplice: non si può prolungare il sovrasterzo usando l’acceleratore, il che è fondamentale.
Ma andiamo per gradi. Abbiamo appurato che driftare significa guidare di traverso l’auto, con le ruote posteriori che slittano e un controsterzo lungo e controllato. Più potenza si ha a disposizione, più facile sarà controllare il pattinamento delle ruote.
Le tecniche
Ma quali sono le tecniche specifiche che si utilizzano per driftare?
Innanzitutto bisogna provocare un sovratserzo, e poi mantenerlo per tutta la curva. Ci sono molte tecniche per provocare un sovrasterzo e si dividono in due gruppi principali: statiche e dinamiche.
Quelle statiche “spezzano” l’equilibrio dell’auto, mentre quelle dinamiche sfruttano il trasferimento di carico (dei pesi) dell’auto, causando un sovrasterzo più dolce.
Vediamole nel dettaglio.
Statiche
Tra le tecniche statiche troviamo il freno a mano, il blocco di ponte e il sovrasterzo di potenza.
La tecnica del freno a mano è semplice: basta tirare la leva (e premere la frizione) prima della curva (innescando il sovrasterzo) per poi rilasciarla e proseguire il drift utilizzando l’acceleratore.
Tuttavia il freno a mano rende molto rapida la perdita di grip, e il passaggio leva- gas non è sempre facile da gestire.
Più intuitivo il blocco di ponte, che consiste nel scalare una marcia in velocità (e mentre si imbocca la curva) così da bloccare le ruote posteriori e innescare un sovrasterzo. In questo caso la perdita di grip sarà più graduale, e il fatto di non dovere schiacciare e rilasciare la frizione fa sì che il motore sia sempre pronto.
L’ultima delle tecniche statiche è il sovrasterzo di potenza: basta dare gas (sempre con una trazione posteriore) per far slittare le gomme e causare il sovrasterzo, dopodiché basterà mantenerlo.
Dinamiche
Le tecniche dinamiche sono più raffinate e, se padroneggiate al meglio, anche efficaci. Ne fanno parte il pendolo, la frenata in curva e il “tiro rilascio”.
La frenata in curva e il rilascio sfruttano il trasferimento di carico sull’asse anteriore per alleggerire il posteriore dell’auto e innescare un sovrasterzo dolce e graduale. Nel primo caso basta dare un colpetto di freno nella fase di inserimento in curva, nel secondo invece si rilascia bruscamente l’acceleratore. La fase successiva, ovviamente, è il controllo dell’acceleratore e dello slittamento delle ruote.
E infine c’è il pendolo, la manovra più spettacolare e utilizzata. Prima di una curva si sterza bruscamente nella direzione opposta per “caricare” il peso, per poi sterzare di nuovo verso la curva, così da sbilanciare l’auto e innescare un sovrasterzo.
Con il pendolo si può passare da una curva all’altra mantenendo il drift, sfruttando il continuo trasferimento di carico dell’auto.
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