Lamborghini Espada, la quattro posti degli anni ’60
In pochi lo sanno, ma la prima auto mai prodotta da Lamborghini fu una comoda GT a quattro posti, anzi, 2+ 2 per essere pignoli. Era la Lamborghini 350 GT, un’auto dalla linea elegante, pulita, fine. Dall’aspetto poco Lamborghini, oserei dire.
Nel 1968, la 350 GT (400 GT nella sua ultima evoluzione) venne sostituita da un’auto decisamente più estroversa ed esotica: la Lamborghini Espada.
Una sportiva a quattro posti, con un lunotto diviso in due parti, una linea un po’ da muscle car e delle proporzioni che definirei strane, o quantomeno azzardate.
Non si può certo definire bella, ma ha fascino da vendere. Per l’epoca vantava dei lussi incredibili, come l’aria condizionata di serie e l’intero abitacolo rivestito in pelle.
Cuore lambo, comfort da Roll’s Royce
Sotto il cofano della Lamborghini Espada troviamo un V12 4,0 litri da 325 CV, diventati poi 350 con il restyling del 1971. Questa seconda serie della Espada venne rivista principalmente negli interni. Con la terza serie, quella del 1974, venne introdotto anche un cambio automatico a 3 rapporti (oltre al 5 rapporti manuale).
Con 1408 kg sulla bilancia non era certo leggera – almeno per l’epoca-, ma era comunque in grado di raggiungere i 250 km/h di velocità massima.
C’era anche una versione “Vip” dotata di frigobar e di un televisore montato tra i sedili anteriori, roba da non credere. Infatti, quando la sua produzione terminò nel 1978, nessuna Lamborghini la sostituì. Da quel momento la Casa di Sant’Agata Bolognese si concentrò sulle sportive estreme a due posti: poco dopo nacque la Countach.
L’Espada comunque fu un grande successo per Lamborghini e vennero venduti più di 1300 esemplari.
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