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Red Bull RB10: la regina della F1 è pronta per il Mondiale 2014
La Red Bull RB10 – presentata oggi sul circuito di spagnolo di Jerez in occasione dei test invernali – ha un solo obiettivo: conquistare il Mondiale F1 2014. Per riuscirci si affiderà al quattro volte campione iridato Sebastian Vettel e al suo nuovo compagno di scuderia, l’australiano Daniel Ricciardo.La monoposto austriaca ha un musetto sporgente come quello della McLaren MP4-29 ma ha una forma più gradevole – simile ad una chiglia – e armoniosa ed è meglio mimetizzato grazie all’uso della vernice nera.La Red Bull RB10 – che sarà dotata di un motore 1.6 turbo Renault – scenderà in pista per la prima volta questa mattina mentre il suo debutto in gara è previsto per il GP d’Australia, in programma a Melbourne domenica 16 marzo 2014.
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Toro Rosso, la seconda scuderia italiana
Molti considerano la Toro Rosso una scuderia satellite della Red Bull. La realtà, però, è che questo team – pur appartenendo all’azienda austriaca – è indipendente ed è oltretutto, avendo sede a Faenza, la seconda squadra di F1 italiana nel Circus insieme alla Ferrari.Scopriamo insieme la sua storia, breve ma intensa.Toro Rosso: la storiaLa Toro Rosso nasce ufficialmente alla fine del 2005 quando il proprietario della Red Bull – l’austriaco Dietrich Mateschitz – acquista il team romagnolo Minardi e cede il 50% delle azioni all’ex pilota (anch’esso austriaco) Gerhard Berger.Per la prima stagione vengono ingaggiati come piloti lo statunitense Scott Speed e il nostro Vitantonio Liuzzi: quest’ultimo ottiene il miglior risultato dell’anno (nonché il primo e unico punto per il team) arrivando ottavo negli USA. La monoposto, invece, non è altro che una versione modificata della Red Bull del 2005.L’era VettelLa stagione 2007 della Toro Rosso inizia male ma migliora con l’arrivo a metà stagione del tedesco Sebastian Vettel, un giovane talento che riesce a portare la monoposto romagnola al quarto posto in Cina.Il 2008 è l’anno migliore per il team di Faenza, che riesce addirittura ad arrivare sesto nel Mondiale Costruttori davanti ai fratelli maggiori della Red Bull (che nello stesso periodo diventa proprietario al 100% della squadra, dopo aver acquistato le quote di Berger): merito – ancora una volta – di Vettel, dei suoi numerosi piazzamenti e di un’incredibile vittoria ottenuta in Italia.Buemi e AlguersuariI migliori piazzamenti del “dopo-Vettel” della Toro Rosso arrivano grazie a Sébastien Buemi: il pilota svizzero ottiene due settimi posti nel 2009 (Australia e Brasile) e un ottavo posto in Canada nel 2010, anno in cui il team diventa ufficialmente indipendente dalla Red Bull. Nel 2011 tocca invece allo spagnolo Jaime Alguersuari convincere maggiormente con due settimi posti in Italia e in Corea del Sud.Il presenteNel 2012 la scuderia di Faenza si affida al francese Jean-Éric Vergne e all’australiano Daniel Ricciardo: il primo ottiene i piazzamenti più significativi – quattro ottavi posti (Malesia, Belgio, Corea del Sud e Brasile) e un sesto nel 2013 in Canada – ma il secondo, più continuo, ottiene per il 2014 il posto di seconda guida in Red Bull. Verrà rimpiazzato dal debuttante russo Daniil Kyvat, campione GP3 2013.
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Mondiale F1 2013 – GP Brasile: gli orari TV
Sebastian Vettel vuole chiudere in bellezza il Mondiale F1 2013 con una vittoria nel GP del Brasile, ultima tappa dell’anno. Il pilota tedesco della Red Bull salendo sul gradino più alto del podio eguaglierebbe infatti il record di successi stagionali (13) attualmente nelle mani di Michael Schumacher.Ci sono anche altri motivi per seguire la gara sudamericana: sul circuito di Interlagos si assisterà infatti all’addio al Circus di Mark Webber e dei motori V8 (che dal prossimo anno saranno rimpiazzati da unità V6 sovralimentate) e all’ultima corsa in Ferrari di Felipe Massa.GP Brasile: cosa aspettarsiIl GP del Brasile si disputa sul circuito di Interlagos: un tracciato – situato nella città di San Paolo – che si percorre in senso antiorario (come a Singapore e in Corea del Sud) caratterizzato dal lungo rettilineo del traguardo ma anche da una serie di curve tortuose. Durante le prove libere i team potranno testare gli pneumatici Pirelli del 2014.La corsa potrebbe regalare parecchie sorprese visto che per l’intero weekend le previsioni del tempo parlano di pioggia. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e sulla Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara del Brasile.F1 2013, Interlagos, il calendario e gli orari in TVVenerdì 22 novembre 2013
13:00-14:30 Prove libere 1 (diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1)17:00-18:30 Prove libere 2 (diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1)Sabato 23 novembre 2013
14:00-15:00 Prove libere 3 (diretta Sky Sport F1 e Rai Sport 1)17:00-18:00 Qualifiche (diretta Sky Sport F1 e Rai Due)Domenica 24 novembre 201317:00 Gara (diretta Sky Sport F1 e Rai Uno)I numeri del GP del Brasile 2013
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,309 km
GIRI: 71
RECORD IN PROVA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1’09”822 – 2004
RECORD IN GARA: Juan Pablo Montoya (Williams FW26) – 1’11”473 – 2004RECORD DISTANZA: Juan Pablo Montoya (Williams FW26) – 1h28’01”451 – 2004GP Brasile 2013: il nostro pronostico1° Sebastian Vettel (Red Bull)Sebastian Vettel ha vinto qui solo una volta – nel 2010 – ma farà il possibile per bissare il successo ed eguagliare il primato di Schumy.Nulla sembra arrestare il driver teutonico della Red Bull, già quattro volte Campione del Mondo: anche se il tracciato sudamericano non è tra i suoi preferiti ha una monoposto fenomenale che può permettergli di fare qualsiasi cosa.2° Mark Webber (Red Bull)Nelle ultime quattro edizioni della gara sudamericana Mark Webber ha ottenuto due successi (2009 e 2011) e un secondo posto.Ha tutto quello che serve (tanta motivazione e una vettura eccezionale) per chiudere in bellezza la sua carriera nel Circus soffiando il terzo posto nel Mondiale a Hamilton: secondo noi ce la farà.3° Fernando Alonso (Ferrari)Nessuna vittoria, tanta continuità (sette podi): è questo il palmarès brasiliano – buono ma non eccezionale – di Fernando Alonso.Il pilota iberico non ha più niente di chiedere a questa stagione nella quale ha conquistato – meritatamente – il titolo iridato tra gli “umani” (tutti i driver che non fanno Vettel di cognome) ma non rinuncerà ad una buona prestazione su un tracciato che lo ha sempre visto fare bene.Da tenere d’occhio: Romain Grosjean (Lotus)Romain Grosjean è diventato un pilota maturo e lo ha dimostrato portando a casa quattro podi negli ultimi cinque GP.Non ama particolarmente Interlagos – il suo miglior risultato (13° nel 2009) coincide con l’unica volta in cui ha tagliato il traguardo – ma proprio per questo darà il massimo per far capire al mondo di essere un vero campione.La squadra da seguire: Red BullDa quando Vettel corre per la Red Bull la scuderia austriaca ha sempre ottenuto ottimi risultati in Brasile (fatta eccezione per la scorsa stagione, nella quale entrambe le monoposto hanno mancato il podio).Il team più forte del decennio – che domenica saluterà Webber – potrà secondo noi centrare una doppietta: sarebbe la quarta stagionale (come già nel 2009 e nel 2010).Felipe Massa racconta Interlagos
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